23, Dicembre, 2024

Caso Miccinesi, accolto il ricorso del Lanciotto contro il Figline

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Cosimo Miccinesi non poteva essere schierato, per il sodalizio gialloblù partita persa a tavolino, quattrocento euro di multa e un mese di inibizione per il dirigente Fabio Malvisi

Il giudice sportivo ha accolto il reclamo presentato dal Lanciotto, che aveva lamentato nella partita del 7 febbraio scorso l'indebita presenza in campo nelle file del Figline (che si era imposto 1-3) del giocatore Cosimo Miccinesi.

Secondo il Lanciotto, Miccinesi non avrebbe potuto giocare quella partita perchè, tornato a Prato dalla Fortis Borgo San Lorenzo, secondo il regolamento  poteva essere ceduto al Figline nella stessa sessione di mercato solo in prestito, cosa che non era però possibile perchè i valdarnesi avrebbero superato il limite degli otto giocatori tesserati con tale modalità  e per questo motivo il 7 febbraio, giorno della partita con il Lanciotto, il giocatore  non poteva risultare tesserato con il Figline, come riporta anche  il bollettino federale, che a pagina 34 spiega i termini della vicenda dal punto di vista giuridico.

Per il Figline quindi partita persa a tavolino, quattrocento euro di multa e un mese di inibizione per il dirigente Fabio Malvisi e se per il Lanciotto la classifica non cambia molto, perchè sempre ultimo, i gialloblù scendono da 35 a 32 punti, perdendo una posizione a vantaggio della Sinalunghese.
 

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