A darne notizia è il legale della donna, l’avvocato Andrea Frosali. “Intendo ringraziare a nome della mia cliente le tante persone che le hanno manifestato da subito solidarietà e vicinanza e spero che coloro che invece si erano permessi commenti sulla rete a dir poco scriteriati imparino in futuro a riflettere bene prima di scrivere scempiaggini”.
Il Gip del Tribunale di Arezzo, Piergiorgio Ponticelli, ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dal Pm, Andrea Claudiani, per l'inchiesta sulla morte della bimba di 16 mesi all'interno dell'auto della mamma. Alla donna era stata diagnosticata un'amnesia dissociativa transitoria al momento del fatto.
"Era francamente l'esito che aspettavamo – commenta l'avvocato Andrea Frosali, difensore della donna – dopo le risultanze delle indagini e della consulenza tecnica del dottor Cappa, che, in accordo anche con il consulente della difesa, dottor Paterniti, ha diagnosticato alla mia cliente un'amnesia dissociativa transitoria al momento del fatto. Si verte quindi non tanto in una situazione di incapacità di intendere e di volere, ma in un radicale difetto di coscienza e volontà dell'atto. Difetta quindi la cosiddetta 'suitas' della condotta, l'attribuibilità del comportamento al suo autore, che è un elemento essenziale del reato".
I fatti risalgono al 7 giugno dell'anno scorso quando la piccola di 16 mesi fu ritrovata alle 14 dalla mamma nella sua auto parcheggiata in piazza Vittorio Emanuele a Castelfranco, già priva di vita. La donna aveva lsciato la macchina la mattina prima di andare a lavorare: la figlia rimase in auto, morì per il colpo di calore.
"Grazie anche al lavoro scrupoloso, celere e attento dell Procura e del Gip, oggi di questa tristissima vicenda si chiude almeno una parentesi spiacevole, che sebbene in virtù di un atto dovuto, vedeva la dottoressa Naldini indagata per omicidio colposo".
L'avvocato Frosali spiega ancora: "La madre invero, come ha da ultimo ben sottolineato anche il Pm nella richiesta di archiviazione, e come ha sempre creduto questa difesa, è stata un'ulteriore e non colpevole vittima di questa tragica vicenda. Veder accertato nondimeno che non c'è stato alcun reato e nessuna negligenza, sapersi vittima di una terribile e inevitabile tragica fatalità, sarà certamente di aiuto alla mia cliente e alla sua famiglia per affrontare per quanto possibile più serenamente il futuro".
"Quello che è capitato alla mia cliente non è purtroppo un caso isolato, basti pensare che negli Usa, sono stati oltre 700 i decessi di bimbi negli utlimi venti anni. È paradossale che in un contesto dove le auto hanno optional spesso del tutto inutili, non si sia ancora reso obbligatorio un dispositivo sonoro anti abbandonao. C'era, per vero, una recente proposta del Governo in questo senso per inserire detto obbligo nella legge di Bilancio, ma la proposta è stata purtroppo stralciata in Commissione Bilancio. Speriamo che nella nuova prossima legislatura si trovi il modo di attuarla il prima possibile per evitare che accadano altre tragedie come quella occorsa alla mia cliente".
L'avvocato Frosali conclude: "A conclusione di questa vicenda intendo infine ringraziare a nome della mia cliente le tante persone che le hanno manifestato da subito solidarietà e vicinanza e spero che coloro che invece si erano permessi commenti sulla rete a dir poco scriteriati imparino in futuro a riflettere bene prima di scrivere scempiaggini".