Rispondendo ad una interrogazione presentata dal capogruppo FdI, Giovanni Donzelli, l’assessore regionale Stefani Saccardi ha confermato che il cantiere per i sei alloggi popolari di Bucine è abbandonato. Secca la replica di Donzelli: “Quando a compiere inefficienze è il pubblico si fa spallucce, se fosse stato un privato le conseguenze sarebbero state ben peggiori”
Cinque anni di tira e molla, fra difficoltà economiche delle aziende impegnate nella costruzione, problemi nei progetti, e ora lo stallo con il cantiere abbandonato. La realizzazione delle sei case popolari di Bucine è ferma ad uno scheletro in cemento armato circondato di ponteggi, e nessun operaio al lavoro da mesi.
Che la situazione sia bloccata l'ha confermato l'assessore regionale Stefia Saccardi, che ha risposto ad una interrogazione presentata dal capogruppo di Fratelli d'Italia, Giovanni Donzelli. Ad oggi non ci sarebbero date certe per la ripresa dei lavori, approvati nell'ormai lontano 2003, iniziati cinque anni fa, e che sarebbero dovuti terminare nel 2013. Per un costo complessivo di 511mila euro (nella delibera dell'ormai lontano 2003).
“Se un tale spreco l’avesse compiuto un soggetto privato – è la dura replica del capogruppo FdI, Giovanni Donzelli – sarebbe stato costretto a chiudere bottega, licenziare dipendenti e fare i conti con Equitalia. Visto che c’è di mezzo il pubblico, invece, si fa spallucce. Eppure si tratta di un vero e proprio spreco pubblico”.