I lavori di ripristino del sentiero, voluto dai Comuni di Figline e Incisa e di Greve, insieme ad Anpi e ad un gruppo di cittadini volontari, sono terminati sabato scorso. La polizia municipale sta verificando i danni
Una carovana composta da una cinquantina di fuoristrada nel tardo pomeriggio di ieri è entrata, senza autorizzazione, nel Sentiero della memoria che da Poggio alla Croce conduce a Pian d’Albero e Badia Montescalari. I lavori per il ripristino di quello che è ritenuto essere il primo sentiero della memoria a livello provinciale inserito nella programmazione del CAI, voluto fortemente dai Comuni di Figline e Incisa e di Greve, insieme ad Anpi e ad un gruppo di cittadini volontari, sono iniziati nei primi giorni di dicembre e sono terminati sabato scorso. Gli interventi, con il contributo dell'Amministrazione comunale di Figline Incisa, effettuati da Gaib, Vab, e Prociv, adesso con il passaggio dei fuoristrada potrebbero essere stati rovinati.
Il "Sentiero della Memoria attraverso i Monti Scalari e Pian d’Albero", così sarà intitolato, attraversa la zona dove nei primi mesi del ’44 si costituì, con oltre 600 partigiani, la cosiddetta Brigata Sinigaglia, impegnata nella Resistenza sul territorio e dove si consumarono molti episodi di quel momento storico, fra cui anche la terribile strage al casolare Cavicchi.
Quei sentieri sono percorribili a piedi e non certamente con i fuoristrada. A sancirlo sono leggi regionali e ordinanze comunali che prevedono anche per chi contravviene multe salate.
Il sindaco di Figline Incisa, Giulia Mugnai, contattata telefonicamente, ha affermato di non aver mai dato alcuna autorizzazione alla manifestazione che è partita dallo stadio comunale Rignano sull'Arno per un raduno. Gli agenti della polizia municipale stanno effettuando verifiche anche e soprattutto per accertare i danni inflitti al Sentiero della Memoria.
