La società che gestisce il servizio idrico rimanda al mittente le accuse contenute nella lettera inviata dal sindaco di Castelfranco Piandiscò, e ribadisce: “Le richieste in bolletta sono tutte legittime, così come stabilite dall’Autorità. L’Amministrazione comunale è sempre stata al corrente del percorso portato avanti”
Nessuna richiesta "ai limiti della legittimità", come l'aveva definita il sindaco Cacioli, e una informazione sempre corretta sul percorso: così la società Publiacqua, gestore del servizio idrico, replica in una nota alle accuse mosse dall'Amministrazione di Castelfranco Piandiscò, con una lettera formata dal sindaco e inviata sia all'Autorità Idrica che alla stessa Publiacqua. Parole che non sono piaciute ai vertici societari, che replicano punto per punto, in merito alla questione del canone per la depurazione richiesta ai cittadini di Castelfranco per annualità pregresse.
"Stupisce l’esternazione del Sindaco Cacioli in merito alla vicenda degli importi fatturati ai cittadini del Comune di Castelfranco Piandiscò, che la normativa prevede come oneri connessi a realizzazione o ampliamento dei depuratori – spiega Publiacqua – stupisce perché nella dichiarazione del primo cittadino si adombra un comportamento “ai limiti della legittimità” da parte del gestore quando, come il Sindaco sa, non è l’azienda che stabilisce le tariffe e la loro applicazione ma esse sono approvate e determinate dalle autorità di controllo".
"La questione relativa alla depurazione di Castelfranco – ricorda la società – era già emersa anni fa e di questo obbligo, frutto di normative nazionali, era perfettamente informata l’Amministrazione Comunale, tanto che la stessa Amministrazione, a conclusione delle attività di verifica, ricevette l’aggiornamento delle banche commerciali e Publiacqua si rese disponibile a una verifica congiunta".
"Considerando che è dal 2014 che la questione degli addebiti tariffari è nota, risulta difficile comprendere come solo adesso l’Amministrazione richieda approfondimenti. Stupisce anche la modalità: Publiacqua si è sempre dimostrata disponibile a confrontarsi con le Amministrazioni, come del resto doveroso, ma, in questo caso, dobbiamo purtroppo evidenziare che non c’è stata alcuna richiesta se non una lettera a cui Publiacqua non è stato dato tempo di rispondere".
Infine, la questione dei tempi e dei lavori: "Stupiscono i tempi, anche alla luce di un cantiere che partirà a breve per la realizzazione di un collettore fognario che trasporterà i reflui al Depuratore di Figline, impianto già esistente da anni ed operativo e che necessita solo di lavori di adeguamento per trattare anche i reflui di Castelfranco, il cui completamento è previsto entro il 2021 e che impegna l’azienda per 4 milioni di euro".