Publiacqua ha informato di aver sospeso le richieste, ma solo a chi ha presentato ricorso e soltanto per il tempo necessario a formulare una risposta in merito. Per il Comitato Acqua Bene Comune resta comunque un primo risultato positivo, in attesa di leggere la risposta e valutare eventuali nuovi passi
C'è una cauta soddisfazione, nelle parole con cui il Comitato Acqua Bene Comune Valdarno commenta gli ultimi sviluppi in merito alla questione del canone di depurazione pregresso richiesto alle famiglie di Castelfranco. Pur consapevoli che si tratta solo di un primo passo, e del tutto temporaneo, la notizia della sospensione delle richieste di pagamento e dei solleciti è "un piccolo passo avanti, anche se la lotta continua".
Come già precisato da Publiacqua in una nota, la sospensione è avvenuta soltanto per le utenze che hanno presentato reclamo, e rimarrà in atto solo per il periodo necessario a produrre una risposta, "un unico riscontro indirizzato a AcquaBeneComune, in quanto associazione dei consumatori promotrice del reclamo".
E di questo il Comitato è consapevole, tanto che precisa: "Vogliamo far presente che la sospensione non rappresenta certo l’annullamento delle fatture, quindi restiamo in attesa della prossima mossa dell’Autorità Idrica Toscana e del gestore Publiacqua, in caso di risposte negative si renderà inevitabile un ricorso all’autorità giudiziaria", e che "la sospensione riguarda solo gli utenti che hanno presentato reclamo, sospensione valida anche nel caso giungano dal gestore del servizio solleciti di pagamento, messa in mora e minaccia di sospensione del servizio".
Intanto, però, c'è soddisfazione per un risultato ottenuto "grazie a una forte mobilitazione dei cittadini di Castelfranco che hanno contestato con un reclamo ufficiale l’addebito in fattura di un progetto di depurazione, ancora inesistente, senza che fosse loro inviata alcuna informazione come previsto dalla legge; la lettera inviata dal sindaco Cacioli di Castelfranco Piandiscò all’Autorità Idrica Toscana, in cui si chiedeva anche la sospensione del pagamento delle fatture; il supporto tecnico dato dal Comitato Acqua Bene Comune e dal Circolo ARCI Perini".
Il Comitato infine ribadisce la propria posizione in merito alla questione della depurazione: "Il progetto di adeguamento del depuratore di Figline Valdarno ha visto negli anni modifiche sostanziali non solo nella tempistica, ma anche nell’impiantistica, in quanto un adeguamento da 6,4 milioni di euro non è certo uguale a uno per cui è prevista una spesa di soli 2,5 milioni, tanto da chiedersi quale progetto alla fine sia stato effettivamente approvato".