25, Aprile, 2024

Campo base della Variante, per lo smantellamento la Provincia valuterà un accordo bonario con la Castelnuovese

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La Variante è terminata da mesi ma le baracche che funzionavano da campo base, allocate vicino al Ponte Leonardo, sul lato di Montevarchi, sono ancora lì. Rispondendo a una interrogazione della consigliera provinciale Silvia Chiassai, il Presidente Roberto Vasai ha spiegato che è stata sollecitata più volte l’azienda, e ora si punta ad un accordo bonario

Si procederà valutando un accordo bonario con La Castelnuovese, per il campo base della Variante alla Sr69, ancora fermo lì nonostante l'opera sia conclusa da mesi. La Provincia, dopo aver sollecitato più volte il suo smantellamento, ha avviato con l'impresa esecutrice, e proprietaria delle baracche e del materiale, un percorso per cercare di raggiungere l'obiettivo: smantellare tutto, restituendo l'area alla sua destinazione precedente. 

Lo ha spiegato il presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai, rispondendo in consiglio provinciale all'interrogazione che, in merito, aveva presentato il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai, in qualità di consigliera provinciale di minoranza. 

Nella sua risposta, Vasai ha spiegato che "l'area in questione rappresenta quello che era il 'campo base' per la realizzazione della Variante alla Sr69, e a termini di appalto l'onere della rimozione di baracche, materiali, apprestamenti e risistemazione del terreno risulta a carico dell'Impresa esecutrice, ovvero La Castelnuovese. L'impresa – ha aggiunto Vasai – è inadempiente a questo obblico e la commissione di collaudo a gennaio 2017 ha proposto una detrazione sul credito residuo dell'impresa, in modo che la Provincia possa provvedere d'ufficio al ripristino dei luoghi". 

A febbraio, perciò, la Provincia ha sollecitato l'impresa ad attivarsi quanto prima per la rimozione dei baraccamenti, che tra l'altro sono di proprietà dell'azienda stessa. "L'impresa, a marzo, ha comunicato di aver avviato lo smantellamento dei baraccamenti diffidando la Provincia ad attuare quella detrazione prevista dai collaudatori. Si è però resa disponibile ad una eventuale composizione bonaria per la risoluzione del contenzioso". 

"Una risoluzione bonaria – ha concluso Roberto Vasai – potrebbe velocizzare sicuramente l'operazione di ripristino e, pertanto, in via esplorativa è intenzione di avviare un tavolo di confronto per verificare le possibilità di un accordo". 

Si è detta soddisfatta della risposta Silvia Chiassai: "Mi auguro a questo punto che l'impresa provveda allo smantellamento e alla ripulitura dell'area, perché persiste uno stato di degrado da ormai molto tempo, e invece si dovrebbe rendere nuovamente fruibile l’argine ai cittadini". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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