Il passaggio del testimone avviene così come stabilito da regolamento. L’assemblea l’ha approvata con 4 voti a favore, 2 astenuti e 1 voto contrario. Cacioli: “Avanti nella strada intrapresa”
Cambio della guardia alla presidenza dell'Unione dei comuni del Pratomagno: a Moreno Botti, sindaco di Loro, succede Enzo Cacioli, sindaco di Castelfranco Piandiscò. L'assemblea, composta da consiglieri di maggioranza e opposizione dei tre comuni che compongono l'Unione (oltre a Loro e Castelfranco Piandiscò, anche Castiglion Fibocchi) ha ratificato con 4 voti a favore, 2 astenuti e 1 contrario.
L'alternanza nella presidenza è prevista dallo Statuto, e Cacioli rimarrà per due anni alla guida dell’ente montano. Il Presidente uscente Botti ha spiegato come il passaggio di testimone rientri nelle pratiche normative e come rappresenti un atto di continuità con le passate gestioni. “La nostra – ha detto – è una realtà che è basata sulla piena collaborazione dei comuni che ne fanno parte attraverso una gestione equilibrata e qualificata. Ne è dimostrazione la delega della forestazione ottenuta dalla Regione Toscana dopo lo scioglimento della Provincia di Arezzo nelle aree che erano di competenza del vecchio ente. I bilanci positivi dell’Unione dei Comuni ci hanno permesso tutto ciò e adesso il nostro ente prosegue speditamente il suo cammino”.
Soddisfazione è stata espressa anche da Salvatore Montanaro, sindaco di Castiglion Fibocchi: “Siamo certi – ha dichiarato – che Cacioli continuerà insieme a noi i percorsi intrapresi, sempre più convinti che una politica di gestione unitaria rafforzi lo sviluppo dei nostri comuni”.
Il neo-presidente Cacioli ha ribadito la volontà di proseguire "con il pieno appoggio degli altri enti, nella direzione della continuità politica delle passate legislature, a partire dall’importante ruolo che l’Unione riveste nei settori della Protezione Civile, della Forestazione e della Bonifica e Difesa del Suolo, nonché per lo sviluppo delle Funzioni Associate dei tre Comuni". Cacioli ha annunciato la volontà di perfezionare mezzi e metodi operativi allo scopo di ridurre i tempi di azione nel territorio. Per quanto concerne la nuova delega della forestazione, ha aggiunto che "tutta la macchina dell’Unione è già inserita nell’ottica di una gestione più vasta del territorio e che l’esperienza di mettere in comune servizi e operatività, oggi, è fondamentale".