17, Novembre, 2024

Brexit, oltre cento cittadini del Regno Unito sono residenti in Valdarno. Rachael Smith: “L’esito del referendum è stato uno shock”

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Sono 116 i cittadini del Regno Unito residenti in tutto il Valdarno, in gran parte donne. Rachael Smith, direttrice dell’Accademia Britannica di Arezzo: “Uno shock l’esito del referendum. Adesso attendiamo di capire cosa succederà dopo l’uscita e la nostra posizione da expat”. Ma la rabbia è anche per “non aver potuto votare”. E intanto il crollo della sterlina potrebbe avere serie ripercussioni anche per il turismo in Valdarno.

"Uno shock. C'è grande delusione e sono seriamente preoccupata". Rachael Smith, direttrice dell'Accademia Britannica di Arezzo, abita a Figline ormai da quasi vent'anni e questo esito del referendum britannico proprio non se l'aspettava. Ma la rabbia è anche per non aver potuto esprimere il proprio voto: "Noi expat di lungo corso non abbiamo avuto la possibilità di votare". 

Sono 116 i sudditi di Sua Maestà residenti in Valdarno. La maggior concentrazione a Figline e Reggello, quella minore a Laterina e Pergine (solo un residente ciascuno). Si tratta soprattutto di donne, che adesso sono preoccupate dai possibili scenari burocratici. 

"Non avrei mai pensato ad uno scenario del genere – ribadisce la direttrice dell'Accademia Britannica – C’è molta delusione e preoccupazione, sia per quanto potrà avvenire in Regno Unito che per la nostra posizione in Italia. Il rammarico più grande è quello di non aver potuto votare”.

“Sono originaria di Chesterfield e nel 1998 mi sono trasferita in Valdarno , dove ho sposato un italiano – racconta-  Qui ho adesso una famiglia con due bambini”. La sua vita è ormai legata indissolubilmente al Bel Paese: “I timori sono per le procedure burocratiche una volta che il Regno Unito avrà lasciato l’Unione Europea.  Ma è una situazione ancora tutta da definire, non vorrei però che fosse necessario il passaporto per i viaggi in Inghilterra dei miei figli”.

Rachael Smith si dichiara sorpresa anche per le reazioni post Brexit, in particolare per la richiesta di indire una nuova votazione: “Una reazione molto italiana – sorride – ma mi auguro un altro risultato se venisse effettivamente ripetuta”. Nessuna sorpresa invece per la reazione scozzese: “E’ da oltre un anno che la Scozia minaccia di lasciare il Regno Unito”.   

Il turismo

Ma Brexit, e la conseguente svalutazione della sterlina, rischiano di creare serie ripercussioni per il turismo in Valdarno, almeno nel breve periodo. I dati sul movimento turistico in Valdarno Fiorentino sono da questo punto di vista molto chiari.

I turisti del Regno Unito sono stabilimente terzi per numero di arrivi e presenze nel Valdarno Fiorentino, in particolar modo a Figline, battuti solo da olandesi e tedeschi. Nel 2015 hanno superato la soglia di 7mila arrivi con un incremento di quasi mille unità rispetto all'anno precedente, con una permanenza media superiore ad una settimana (7,2 giorni).

Con una sterlina deprezzata nei confronti anche dell'euro questi dati sono destinati inevitabilmente a peggiorare sensibilmente.

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