Sui tredici comuni valdarnesi, solo uno ha emesso l’ordinanza anti-petardi: è quello di Cavriglia, che già lo aveva fatto l’anno scorso. A Montevarchi proposta respinta in Consiglio comunale, a San Giovanni e Rignano si è preferito lanciare un appello pubblico e sensibilizzare i cittadini
Comuni del Valdarno alle prese, in chiusura dell'anno, con la questione dei botti di Capodanno: e alla fine il divieto arriva solo da una amministrazione comunale, quella di Cavriglia. Che tra l'altro è già al secondo anno consecutivo: l'ordinanza vieta “di effettuare e far effettuare lo scoppio di petardi ed artifici similari e di ogni tipo di fuoco pirotecnico in luogo, e nei luoghi privati da cui possono essere raggiunte o interessate direttamente aree e spazi di uso pubblico”.
L'obiettivo è prevenire lesioni a cose e persone, ma anche evitare di spaventare ad esempio gli animali. Come Cavriglia, in Valdarno, non ha fatto nessuno: anche se il dibattito si è allargato ad altri comuni. A Montevarchi se ne è discusso in Consiglio comunale grazie ad una mozione di Prima Montevarchi, che alla fine è stata bocciata.
Anche il Consiglio comunale di San Giovanni ha affrontato il tema, e alla fine l'amministrazione ha preferito rivolgersi ai cittadini con un appello pubblico. "Vogliamo proporre – scrive la vicesindaco Sandra Romei – nuove strade che rinnovino antiche tradizioni, nel segno però di una festa celebrata senza polvere da sparo e senza gravi rischi e disagi per tutti".
"L'amministrazione di San Giovanni che scelse, tra le prime in Italia, di schierarsi contro i botti con una ordinanza nel 2009, ritiene oggi più utile agire tramite i regolamenti comunali che già prevedono che non si possano far esplodere prodotti pirici nelle aree pubbliche, in prossimità di manifestazioni e nelle zone private limitrofe. La chiave di volta per superare certi comportamenti di negazione dei diritti alla sicurezza e tranquillità dei cittadini non può che essere sviluppata in modo continuativo nel corso di tutto l'anno, con azioni di promozione di una nuova cultura civica fondata sul rispetto".
"La gioia può essere espressa senza spaventosi rumori improvvisi – conclude la vicesindaco di San Giovanni – come genitori, cerchiamo non solo di vietare, ma anche di proporre ai nostri figli nuovi modi di dare forma a giuste tradizioni e riti popolari nel segno di comportamenti positivi. Invitiamo quindi tutti i cittadini a festeggiare insieme in piazza Cavour, e brindare al nuovo anno senza usare i botti, perché è bello fare festa insieme in molti altri modi, che non mettono a repentaglio la sicurezza di nessuno".
Un appello al buon senso e ad un uso limitato dei petardi è arrivato anche dal sindaco di Rignano, Daniele Lorenzini, che in una lettera ha voluto invitare la cittadinanza a tenere un comportamento rispettoso ed educato verso la comunità: "In particolare per quanto riguarda i botti non faremo un’ordinanza per vietarli, dato che sarebbe di difficile applicazione in un territorio vasto come quello rignanese, ma mi auguro che vengano limitati e che i festeggiamenti siano occasione di allegria e non di pericolo".
"Ringrazio i tanti rignanesi – ha aggiunto il Sindaco – che hanno sollecitato un nostro intervento a difesa della tutela e della salute degli animali, prime ‘vittime’ dei botti. I festeggiamenti di San Silvestro devono essere vissuti con gioia e partecipazione evitando allo stesso tempo tutti quei comportamenti che possono mettere a repentaglio l’incolumità degli altri".