La lista civica chiede agevolazioni alle famiglie per la nascita, l’adozione o l’affido preadottivo di nuovi figli. Il bonus dovrebbe essere erogato per tre anni sotto forma di ‘una tantum’ o di detrazione di tasse o quote da pagare
Un bonus bebè di 500 euro per tre anni a partire dal 2016. Lo chiede con una mozione in consiglio comunale la Lista Per un'altra San Giovanni. Il bonus dove essere erogato in forma di 'una tantum' o di detrazione di tasse o quote relative a servizi a domanda individuali e dovrebbe favorire le famiglie sangiovannesi per la nascita, l’adozione o l’affido preadottivo di nuovi figli.
"La Regione Toscana aveva predisposto un analogo contributo a partire dal 2013 e che avrebbe dovuto essere valido fino a tutto il 2015. In realtà non solo non è stato prorogato ma la Regione lo ha interrotto il 31 marzo 2015 confermando ancora una volta la distanza tra le politiche a favore della maternità e quelle portate avanti dalla Giunta del riconfermato Presidente Enrico Rossi", afferma il capogruppo della Lista civica Lorenzo Martellini.
Per venire incontro alle difficoltà di tante famiglie, dunque, i consiglieri Martellini e Pia chiedono alla Giunta adottare il bonus sjlla scia però di precisi requisiti:
"l’obbligo per entrambi i genitori di essere residenti da almeno cinque anni a San Giovanni Valdarno, avere un I.S.E.E. familiare non superiore a 24.999,00 euro e di essere in regola con i pagamenti di tasse, contributi e servizi a domanda nei confronti del Comune di San Giovanni Valdarno. Con questa proposta, la Lista Civica “Per un’altra San Giovanni” vuole uscire dalla logica della propaganda politica portando all’attenzione del Consiglio e soprattutto dei sangiovannesi una proposta concreta che, al di là del mero valore economico, vuole tutelare e valorizzare il diritto alla vita ed alla maternità partendo dal presupposto che solo attraverso la famiglia e i nuovi nati possiamo far ripartire l’economia del nostro territorio e del Paese".