Il punto relativo allo stato di attuazione del programma di interventi (anno 2018), curato dal Consorzio Alto Valdarno sui corsi d’acqua valdarnesi: i risultati sono stati illustrati ai sindaci della vallata.
Sono completi al 70% circa i lavori di manutenzione ordinaria previsti sul reticolo idraulico del Valdarno: il bilancio è del Consorzio Alto Valdarno ha programmato un fitto calendario di incontri con i sindaci e gli amministratori delle aree che compongono il comprensorio, per discutere con loro necessità, urgenze e interventi da programmare per il 2019.
Le “consultazioni” sono partite questa settimana interessando tutti i comuni del Valdarno, una delle vallate più complesse e delicate dal punto di vista morfologico ed idrogeologico. Ad illustrare la situazione, il Presidente Paolo Tamburini, il Direttore Generale Francesco Lisi e la responsabile del settore difesa Idrogeologica Ingegner Serena Ciofini, che si sono confrontati con i Sindaci ed i rappresentanti di tutti i comuni dell’area. L’occasione è servita, oltre che per raccogliere nuove indicazioni, per presentare lo stato di attuazione dell’attività pianificata per il 2018.
"Se si escludono i tre lotti ancora in fase di assegnazione o di approvazione, oggi lo stato di attuazione medio ha superato il 71 per cento, con cinque lotti su quindici già del tutto completati", hanno spiegato. Tra questi figurano il piano degli sfalci e dei tagli selettivi che ha interessato, nel Valdarno aretino, Montevarchi, Terranuova, Cavriglia, Bucine, Castelfranco Piandiscò, e, nel versante fiorentino, Figline e Incisa per un importo complessivo che sfiora i 171 mila euro; la rimozione dei sedimenti dal Borro di Spedaluzzo, cofinanziata dal comune di Montevarchi e costata complessivamente circa 51 mila euro; la sistemazione delle opere e gli espurghi dei corsi d’acqua di Figline-Incisa Valdarno, Rignano e Reggello per un investimento che supera i 107 mila euro.
Sono in dirittura d’arrivo gli interventi di diradamento della vegetazione su altri corsi d’acqua di Montevarchi, San Giovanni, Cavriglia e Figline e Incisa: operazione da oltre 154 mila euro completata al 90 per cento. A buon punto la manutenzione dell’Arno nel comune di San Giovanni: il 75 per cento dell’intervento da 132.500 euro è fatto. È a metà invece la “cura” dei corsi d’acqua della Valdambra su cui il Consorzio ha investito circa 130.000 euro, e sempre al 50% è anche il lavoro di rimessa in forma di alcuni tratti del reticolo idrografico di Terranuova, Loro Ciuffenna e Castelfranco Piandiscò, a cui è stato destinato un importo di oltre 151 mila euro. A questo si aggiunge il restyling da 164.500 euro che a Montevarchi, San Giovanni, Figline e Incisa, Rignano e Reggello, ha già superato il giro di boa.
È partito da poco invece il lotto da 92 mila euro, per il ripristino delle opere e la rimozione dei sedimenti in alcuni punti del territorio di San Giovanni, Terranuova, Castelfanco Piandiscò. Infine sono in fase di assegnazione i lavori da 42 mila euro per contenere la vegetazione che invade alvei e sponde nei comuni di Terranuova e Loro Ciuffenna e i tagli selettivi sull’argine leopoldino dell’Arno tra San Giovanni e Montevarchi, per una spesa di quasi 74 mila euro.
Soddisfatto il Presidente Tamburini: “Gli Amministratori comunali riconoscono al Consorzio efficienza e professionalità e lo considerano un punto di riferimento strategico per la difesa idrogeologica del territorio. Un ottimo punto di partenza per l’Alto Valdarno che, da un lato, continuerà a lavorare per migliorare la sua organizzazione interna e per dare risposte sempre più rapide ed efficaci, dall’altro, si impegnerà in un confronto costante con i comuni, importanti partner per una gestione corretta e attenta dei corsi d’acqua e della sicurezza del territorio. L’iniziativa ci è servita anche per raccogliere importanti indicazioni per mettere a punto il nuovo piano delle attività 2019 che deve essere sempre più aderente alle attese dei cittadini”.