Nel nuovo Piano, redatto secondo i dettami della Regione Toscana, le aree su cui opera il Comprensorio di Bonifica Alto Valdarno sono state suddivise in base a territorio, immobili, terreni e uso del suolo. Ora il documento passa alla Regione per l’approvazione definitiva
Cambia la ripartizione e quindi anche il calcolo del contributo di bonifica nell'area del Consorzio Alto Valdarno. Il nuovo Piano di classifica va infatti a modificare in modo profondo il modo in cui viene individuato, a carico dei contribuenti, il tributo da pagare per la bonifica: sarà collegato in modo stringente all'effettivo beneficio della bonifica sul territorio.
"Un po' come accade con gli indici millesimali nei condomini", si legge in un comunicato del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno. Nel Piano, che è stato approvato all'unanimità dall'Assemblea e inviato alla Regione Toscana per il via libera definitivo, si tiene conto di una serie di fattori: le sei aree di competenza (Casentino, Arezzo, Valdarno, Valtiberina, Valdichiana, Marecchia-Foglia) sono state analizzate e 'pesate' in base alla tipologia di territorio, la piovosità, la presenza di torrenti e corsi d'acqua, gli immobili presenti, i residenti e le attività produttive, il costo della manutenzione delle opere idrogeologiche e così via.
Fattori che hanno portato a individuare indici specifici per ogni area, che peseranno nella ripartizione del tributo, portando così a individuare con precisione quanto deve pagare ciascun contribuente. "Il processo di elaborazione del piano che sta alla base del calcolo della prossima contribuenza per il nostro comprensorio è stato lungo e complesso – ha spiegato il Presidente del Consorzio, Paolo Tamburini – e lo abbiamo redatto con attenzione, sulla base delle linee guida emanate dalla Regione dopo averlo condiviso con i comuni dei nostri territori di competenza, le categorie e le associazioni del territorio, cercando di ascoltare i suggerimenti e le istanze di tutti, dalle imprese agricole ai centri più grandi e densamente abitati".
Un gruppo di lavoro specifico per mesi si è dedicato alla stesura del Piano. "Un gruppo di lavoro composto da qualificato personale tecnico interno al Consorzio e alle Unioni dei Comuni del Comprensorio, affiancati dall’Università di Pisa e dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che alla fine, precisa Tamburini, ha permesso di consegnare alla Regione Toscana un buon documento, rispondente alle Linee Guida e di elevato livello tecnico-scientifico".