08, Maggio, 2024

Bekaert, il consiglio all’unanimità dopo la presentazione del piano industriale: “Servono certezze per il futuro dello stabilimento”

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Il Consiglio comunale ha approvato una mozione all’unanimità che impegna l’Amministrazione comunale a seguire la fase di riorganizzazione dello stabilimento. Il documento nasce dalla collaborazione fra Pd, Idea Comune e il consigliere Caramello. Chiesto l’avvio di una serie di incontri per seguire le sorti di lavoratori e impianto

Tre gruppi diversi, di maggioranza e opposizione, sottoscrivono una mozione sul futuro dello stabilimento Bekaert che ottiene poi il voto favorevole dell'unanimità del Consiglio comunale. L'approvazione è avvenuta ieri sera, durante la seduta del Consiglio di Figline e Incisa, che ha assunto così una serie di impegni per seguire da vicino gli sviluppi relativi alla vicenda dello stabilimento figlinese. 

La mozione, sottoscritta da Francesca Farini per il Pd; Simone Lombardi per Idea Comune e dal consigliere Piero Caramello, è nata a seguito della presentazione del Piano industriale da parte di Bekaert, la multinazionale belga subentrata a Pirelli lo scorso dicembre nello stabilimento di via Petrarca. Un piano su cui adesso si è aperto il confronto con i sindacati, e che punta a mantenere a Figline la parte dedicata alla ricerca e sviluppo, ma che prevede anche una riduzione di personale fino a un tetto massimo del 15%.

Il documento approvato impegna la sindaca Giulia Mugnai e la sua giunta ad adoperarsi affinché vengano mantenute certezze e garanzie per il futuro dello stabilimento figlinese. In particolare, l’odg chiede di promuovere un incontro alla Città Metropolitana di Firenze e alla Regione Toscana, assieme alle organizzazioni sindacali, affinché la direzione aziendale comunichi la quantità di investimenti economici previsti che intende operare a seguito della riorganizzazione annunciata per ridurre i costi dello stabilimento fino alla scadenza dell’accordo del 13 febbraio 2014.

Non solo: si aprono anche prospettive per supportare gli investimenti. La mozione chiede, infatti, che attraverso la Regione Toscana sia possibile per l’impresa utilizzare i fondi strutturali europei per la ricerca e lo sviluppo, come avviene per altre aziende toscane.

Sul fronte dell'occupazione, l'auspicio è che non ci siano riduzioni: il Consiglio comunale auspica che, pur nel rispetto dell’autonomia negoziale delle parti, l’eventuale accordo non abbia ricadute sociali per i lavoratori e per il nostro territorio e che l’azienda ribadisca la quantità e la finalità di investimenti per il sito produttivo di Figline. Inoltre la mozione chiede di prendere contatto con Pirelli al fine di verificare la sua intenzione a garantire i volumi anche dopo la scadenza dell’accordo.

Infine la mozione impegna la sindaca e la giunta su due scadenze. La prima: entro il 30 giugno 2016 la convocazione di un tavolo istituzionale assieme alle organizzazioni sindacali e alla direzione aziendale per la verifica degli investimenti effettuati. La seconda: entro il 31 dicembre 2016 la convocazione di tutte le parti (istituzioni locali, organizzazioni sindacali, direzione aziendale) presso il Ministero dello Sviluppo economico e in quella sede l’azienda presenti un Piano industriale per lo stabilimento di Figline per gli anni 2018-2020.

L’Amministrazione comunale di Figline e Incisa, come comunicato all’indomani della presentazione del Piano industriale, ribadisce la sua ferma intenzione di seguire tutto il percorso di riorganizzazione assieme ai vari soggetti interessati, con l’obiettivo di mantenere i livelli occupazionali e di incentivare ricerca e sviluppo presso lo stabilimento di Figline.
 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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