In Valdarno fa parte della prima fase solo il comune di Terranuova: nelle cosiddette ‘aree bianche’ la Regione porterà la banda ultralarga. Per partire però subito e chiudere tutto entro il 2020 servono procedimenti amministrativi snelli e rilascio rapido dei permessi per gli scavi: un impegno chiesto ai Comuni (e alle Province) attraverso la firma di una convenzione
Prima fase già pronta a partire, nel piano della Regione Toscana per portare la connessione internet con banda ultralarga nelle "zone bianche", cioè quelle dove internet veloce, con il solo mercato, non sarebbe mai arrivato per conformazione del territorio, densità abitativa o di aziende. Di questa prima fase, come indica la tabella qui sotto, in Valdarno è interessato soltato il comune di Terranuova.
Comune | Fase | Fondi |
---|---|---|
Terranuova | Fase 1 | Fesr |
Loro | Fase 2 | Fsc |
Figline e Incisa | Fase 2 | Fsc |
Bucine | Fase 3 | Fsc |
Castelfranco Piandiscò | Fase 3 | Fsc |
Laterina | Fase 3 | Fsc |
Reggello | Fase 3 | Fsc |
Rignano | Fase 3 | Fsc |
Cavriglia | Fase 4 | Fsc |
Montevarchi | Fase 4 | Fsc |
Pergine | Fase 4 | Fsc |
San Giovanni | Fase 4 | Fsc |
Regione e Ministero allo Sviluppo economico investiranno 228 milioni di euro, in questo piano: così anche nei borghi più isolati si potrà navigare su internet veloci, non solo ad oltre 30 megabit al secondo (che sarebbe già banda ultralarga) ma almeno a 100 megabit. Per partire però subito con i primi cantieri e affinché entro il 2020 l'ultimo comune sia cablato servono procedimenti amministrativi snelli e rilascio rapido dei permessi per gli scavi: un impegno chiesto ai Comuni (e alle Province) attraverso la firma di una convenzione.
Per questo tre settimane fa c'era stato il primo incontro, rivolto alle 73 amministrazioni comunali ricomprese nelle prima delle quattro fasi del progetto, con alcuni cantieri che si apriranno già entro l'estate. Il 7 aprile scorso, invece, l'assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli, ha incontrato gli amministratori degli altri comuni, quelli che saranno coinvolti dalla seconda alla quarta fase della gara bandita da Infratel, società in house del Ministero allo sviluppo economico, e che è stata assegnata a Open Fiber. L'obiettivo appunto è di sveltire le procedure amministrative per rimanere entro i tempi: la scadenza finale prefissata (di tutte e quattro le fasi) è il 2020.