L’obiettivo della Toscana è di coprire, da qui al 2020, tutte le aree in cui internet veloce con il solo mercato libero non sarebbe mai arrivato. La prima fase partirà già con la firma delle convenzioni entro la fine di marzo
Un investimento di 228 milioni di euro per portare la banda ultra larga nelle aree del territorio regionale che altrimenti non verrebbero mai raggiunte dalla connessione internet veloce, le cosiddette "aree bianche": è l'obiettivo della Regione Toscana, che questa mattina ha presentato il piano di interventi.
La scorsa settimana, infatti, Infratel ha aggiudicato il lotto di gara della Toscana a Open Fiber, che sarà il soggetto incaricato di effettuare i lavori, con l'obiettivo di portare le connessioni in banda ultra larga, attraverso la rete che rimarrà di proprietà pubblica, di fatto a tutti i cittadini toscani entro il 2020. Grazie al primo bando nazionale per le "aree bianche", in Toscana saranno investiti 228 milioni di euro con il fondo nazionale Fsc (Fondo di sviluppo e Coesione) e con i fondi europei a disposizione delle Regioni (Fser e Feasr): circa 95 milioni direttamente dalla Regione, mentre gli altri 133 milioni saranno stanziati dallo Stato.
Si opererà per fasi, quattro in totale quelle previste da qui al 2020: nei primi 73 comuni coinvolti si andrà a firmare l'accordo già entro la fine di marzo, e in questo gruppo (Fase 1) per il Valdarno c'è soltanto il comune di Terranuova. L'intervento riguarderà solo le aree bianche dove internet veloce con il solo mercato non sarebbe mai arrivato e che non coprono l'interezza dei territori comunali: per il momento non è disponibile il dettaglio delle zone specifiche, ma solo quello dei comuni di riferimento. Ecco dunque in quali fasi sono stati inseriti i comuni valdarnesi (qui la tabella completa):
Comune | Fase | Fondi |
---|---|---|
Terranuova | Fase 1 | Fesr |
Loro | Fase 2 | Fsc |
Figline e Incisa | Fase 2 | Fsc |
Bucine | Fase 3 | Fsc |
Castelfranco Piandiscò | Fase 3 | Fsc |
Laterina | Fase 3 | Fsc |
Reggello | Fase 3 | Fsc |
Rignano | Fase 3 | Fsc |
Cavriglia | Fase 4 | Fsc |
Montevarchi | Fase 4 | Fsc |
Pergine | Fase 4 | Fsc |
San Giovanni | Fase 4 | Fsc |
Le Regione si è impegnata anche a sveltire le procedure burocratiche, con l'accelerazione dei procedimenti amministrativi e del conseguente rilascio dei permessi necessari per la posa della fibra in tempi rapidi. "Investiamo 228 milioni – ha detto l'assessore ai sistemi informativi della Toscana, Vittorio Bugli – e non possiamo fermare tutto per il permesso di un piccolo scavo, anche perchè molte volte non ce ne sarà neppure bisogno". L'intervento è capillare, più che con la banda larga, e la fibra arriverà vicina alle abitazioni; ma i disagi dovuti ai lavori saranno limitati perché si cercherà quanto più possibile di riutilizzare infrastrutture già esistenti, ovvero cavidotti e canaline.
"Per questo chiediamo ai Comuni di farsi parti attiva – dice Bugli – bisogna correre adesso. Garantire alla nostre aziende, anche a quelle dei territori più marginali, la possibilità di navigare veloci su internet un anno prima significa dar loro la possibilità di avere un vantaggio competitivo rispetto alle imprese di altre regioni. Non possiamo più permetterci che l'implementazione della tecnologia si fermi di fronte al permesso per un piccolo scavo. Con lo stesso obiettivo, quello di far presto, riproporremo poi come per la banda larga il modello di un'unica conferenza di servizi".