Approvato in Consiglio l’avvio dell’iter. Sarri ora presenterà una memoria difensiva, poi si andrà alla discussione finale sempre all’interno di una seduta consiliare. Il voto favorevole, ieri, è arrivato dalla maggioranza e dal consigliere Renzi, astenute le altre opposizioni compreso M5S
Viene notificato oggi, al consigliere del Pd Sandro Sarri, l'avvio del procedimento per la verifica dell'eventuale posizione di incompatibilità, fra il ruolo in consiglio comunale e quello di presidente dell'associazione GS Pedale Figlinese, dal quale ha dato le dimissioni a fine 2015. Si tratta dell'atto votato ieri in Consiglio dopo le indicazioni della Prefettura: l'avvio dell'iter è stato approvato con i voti favorevoli della maggioranza e di Roberto Renzi, l'astensione del M5S e di Idea Comune.
Ora Sarri dovrà presentare una memoria difensiva, in cui ripercorrerà l'intera vicenda, spiegando la sua posizione: la questione è quella, sollevata la scorsa estate dal Movimento 5 Stelle, legata al fatto che l'amministrazione comunale ha concesso i finanziamenti per l'organizzazione del Giro del Valdarno mentre Sarri era presidente dell'associazione stessa.
Una questione di impostazione politica, secondo la sindaca Giulia Mugnai: "Questo modo di fare politica del M5S è lontanissimo dalla mia impostazione. Io credo fortemente che la nostra comunità sia tentua insieme dal collante delle associazioni di volontariato: qui si parla di una persona che lavora in modo volontario per organizzare ogni anno la corsa ciclistica: è una persona che ha fatto della partecipazione il suo modo di agire. Questa è questione di impostazione politica, e la cosa mi rammarica molto, esprimo di nuovo la mia solidarietà al consigliere Sandro Sarri".
Dopo aver ripercorso l'intero percorso che ha portato il Movimento 5 Stelle a rivolgersi alla Prefettura, Naimi ha commentato: "Quando ci siamo permessi di fare questa contestazione, il Pd ha ironizzato e ha accusato il sottoscritto di illazioni. E invece quando si viene a sapere di una potenziale incompatibilità occorre aumentare la sorveglianza. Qui si denotano responsabilità politiche, e la mancanza di verifiche è veramente grave. Invece c'è voluta una comunicazione della Prefettura e un parere del Ministero dell'Interno per trovarci oggi a discutere una questione che doveva essere discussa mesi fa". E sulla questione politica: "Abbiamo davvero tutto un altro modo di fare politica. Il vostro modo di farla è di buttare tutto su un altro piano: io sul consigliere Sarri non ho eccepito nulla, né sul Giro del Valdarno. Ma se ci sono delle regole, bisogna rispettarle".
A prendere la parola Francesco Sottili, consigliere Pd: "Mi aspettavo una relazione tecnica più approfondita, e la documentazione che doveva accompagnare gli atti, quella visionata dal Prefetto in sostanza. Detto questo, ad oggi il consigliere Sarri non è più presidente del Gruppo Sportivo: quindi mi chiedo perché il Consiglio comunale debba oggi esprimersi su una questione che, di fatto, non esiste più". Sempre dal Pd, l'intervento di Massimiliano Morandini: "Attendo la relazione che il consigliere Sarri dovrà produrre per chiarire la vicenda, e sono sicuro che farà davvero chiarezza. Fare processi prima a me disturba". E la capogruppo Francesca Farini ha aggiunto: "Sono triste e amareggiata, questo è un attacco personale al consigliere Sandro Sarri, all'associazione sportiva, che tra l'altro ha sempre operato nell'organizzazione della gara ciclistica. Temo che questi atteggiamenti spingano le persone a rinunciare a ruoli nelle associazioni". Dall'opposizione, Lombardi di Idea Comune: "L'errore non è del consigliere Sarri, ma dell'incapacità di amministrare questo comune, a fronte tra l'altro di segnalazioni ripetute. La legge c'è, va rispettata".