16, Novembre, 2024

Autobus, “abbonamenti più cari ma con gli stessi problemi”. Lettera di uno studente all’Amministrazione comunale

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La lettera all’indomani degli aumenti, scattati lo scorso 1 luglio: “Come studente e semplice cittadino del comune di Figline e Incisa ho chiesto all’amministrazione comunale di garantire sempre il diritto alla mobilità, anche se non di competenza loro. È importante che i comuni sostengano i propri cittadini, soprattutto se studenti, garantendo tariffe adeguate, rendendole accessibili alle famiglie”

Una lettera per chiedere al comune di Figline e Incisa di far valere il diritto alla mobilità degli studenti che utilizzano l'autobus per raggiungere le scuole superiori: a firmarla è stato Aniello Squillante, studente figlinese che si è fatto così portavoce di un disagio diffuso, che con l'inizio del nuovo anno scolastico è diventato (di nuovo) evidente. Da una parte i rincari di biglietti e abbonamenti, scattati il 1 luglio; dall'altra un servizio che spesso, almeno in passato, non è stato sufficiente.

"Scrivo in qualità di studente e semplice cittadino del comune di Figline e Incisa Valdarno, per mettervi al corrente di un disagio che si è venuto a creare in seguito all'aumento insostenibile del costo del Trasporto pubblico locale: pur consapevoli che il rincaro non è di competenza del comune, la richiesta alla giunta comunale è di avere attenzione verso il diritto alla mobilità, in particolare per gli studenti". 

"Sappiamo tutti quale sia il disagio che ogni anno, con l'inizio delle attività didattiche, affligge l'intera vallata del Valdarno con vari disservizi; per questo, da semplice cittadino, non mi aspettavo un rincaro eccessivo dell'abbonamento, ricordando che la linea è attraversata da un numero di autobus non sufficienti a trasportare gli abbonati. Ricordo inoltre, come lo stesso assessore Ceccarelli mi scrisse un anno fa, che la Regione non ha in questo momento competenze dirette nell'organizzazione del servizio di trasporto pubblico su gomma in Valdarno Fiorentino", che rientra nel cosiddetto Loto debole. 

"Questa situazione – chiude la lettera – creerà come ogni anno, in caso di disservizi, scarichi di colpa e non risoluzioni. Auspico che con la lettura di questa lettera, assieme alla Giunta, riuscirete a far valere il diritto alla mobilità di noi studenti. Diversamente sarà mia premura iniziare una petizione verso l'ente locale, la Città Metropolitana e la Regione Toscana". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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