La ripresa economica si fa sentire, anche nel comune di Castelfranco Piandiscò, ma non in tutti settori allo stesso modo: dopo i due anni di pandemia, infatti, ci sono comparti economici che sono ripartiti con ritmi più sostenuti di altri, che invece ancora arrancano. A fare il punto è l’assessore Filippo Casini: “Uno dei settori che mostra segnali di ripartenza sul nostro territorio è quello dell’edilizia; ci sono invece comparti, come quello della ristorazione, che invece ancora subiscono le conseguenze della crisi pandemica. L’obiettivo da questo punto di vista dell’Amministrazione è di dare una spinta al settore anche puntando sul turismo, con nuove iniziative”.
C’è poi la questione del sociale: in alcuni casi infatti la pandemia ha aggravato le condizioni di famiglie già in difficoltà. “Dal punto di vista sociale siamo nella fase post-covid, una fase delicata e ancora critica. Ci sono stati problemi legati a licenziamenti e crisi economiche aziendali, e l’obiettivo del comune è di dare risposte a tutte le situazioni di difficoltà che si presentano sul territorio, e continuare a darle nonostante le difficoltà legate ad esempio al caro bollette”.
Se da un lato si lavora quindi per sostenere attività produttive e famiglie, dall’altra l’Amministrazione deve fare i conti infatti con l’aumento dei costi, e in questo senso i rincari dei prezzi dell’energia pesano molto. Per questo, spiega l’assessore Niccolò Innocenti, si lavora a interventi specifici: “Negli ultimi anni – ricorda – abbiamo già fatto interventi di efficientamento dell’illuminazione pubblica, sostituendo circa mille punti illuminanti con lampade a led, e questo ci ha permesso di risparmiare, oggi, ai costi attuali dell’energia, circa 90mila euro”.
“Inoltre nel 2022 e 2023 lavoreremo a impianti fotovoltaici – annuncia Innocenti – costituendo addirittura una comunità energetica, e realizzando circa 200 kilowatt di potenza di impianti, che dovrebbe consentire un buon risparmio per l’Amministrazione: questo per diminuire l’impatto che hanno avuto i rincari, basti pensare che per edifici pubblici e scuole ci è costato circa 150mila euro in più”. Infine, il fronte dei rifiuti: “Per ridurre il conferimento in discarica negli ultimi mesi abbiamo ulteriormente incrementato il porta a porta, mentre siamo al 66% di differenziata nel 2021”.