Falsi contratti di energia elettrica: continuano le truffe. I carabinieri della stazione di Montevarchi hanno denunciato due persone. La vicenda nasce da una telefonata con la quale uno pseudo procacciatore di contratti propone di cambiare fornitore di energia elettrica. La truffa viene scoperta, di solito, soltanto dopo molto tempo quando vengono recapitate dal gestore bollette per forniture di energia elettrica mai richieste in favore di uffici o abitazioni dei quali i malcapitati non hanno alcuna cognizione o disponibilità.
Dopo numerosi esposti e denunce i carabinieri di Montevarchi hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo un uomo e una donna per truffa e sostituzione di persona. I due falsi procacciatori di affari hanno attivato rispettivamente in danno di una società e di un’altra persona contratti di fornitura di energia elettrica per inesistenti utenze disseminate in tutta la provincia di Arezzo, dal Valdarno al Casentino, dalla Val Tiberina alla Val di Chiana. Il danno complessivo è stato quantificato, per il solo periodo 2018-2019, in alcune migliaia di euro. In un caso, per il perfezionamento del contratto, l’agente infedele ha utilizzato anche una carta d’identità contraffatta, per questo gli è stato contestato anche il reato di fabbricazione di documenti di identificazione falsi.
“Si tratta anzi di un fenomeno abbastanza diffuso – avvertono i carabinieri – i fornitori di energia elettrica demandano la ricerca dei clienti e la conclusione dei contratti ad agenti e procacciatori di affari di ogni tipo, che spesso contattano i propri clienti tramite telefono. Tra questi, purtroppo, ve ne sono alcuni senza scrupoli i quali, sempre più spesso, per ‘gonfiare’ il proprio portafoglio clienti, una volta acquisiti i dati personali del malcapitato di turno, sottoscrivono dei contratti fraudolenti e totalmente falsi, in danno di inconsapevoli parti offese che possono essere, di volta in volta, tanto persone fisiche quanto società”.
