19, Aprile, 2024

“Assembramenti sui mezzi e all’uscita dalle scuole, non ci sentiamo al sicuro”: e gli studenti delle superiori scioperano

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Lo sciopero è in programma domani, lunedì 5 ottobre, e nell’organizzazione sono coinvolti gli studenti degli istituti superiori di Figline, San Giovanni e Montevarchi. La testimonianza dei ragazzi: “Ancora troppe situazioni di rischio”

Uno sciopero degli studenti per riportare l'attenzione sulle situazioni di rischio contagio che sono legate al mondo della scuola, in particolare quella superiore: è stato organizzato per domani, lunedì 5 ottobre, e tra i promotori ci sono studenti degli istituti di tutto il Valdarno, dal Vasari di Figline fino al Giovanni da San Giovanni, dall'Isis Valdarno fino al Varchi di Montevarchi.

"Sciopero ma senza manifestazioni in programma", ci tengono a precisare gli studenti: "Ritrovarci tutti in un luogo comune a protestare, infatti, creerebbe solo assembramenti, e ovviamente non è il messaggio che vogliamo mandare". L'obiettivo degli studenti delle scuole superiori valdarnesi, infatti, è di mettere in luce alcune criticità specifiche. 

"La motivazione che ci ha portato a questo sciopero – spiegano i promotori – è che noi studenti non ci sentiamo al sicuro nella nostra vita scolastica. Il distanziamento sugli autobus è inesistente, poiché è permesso a tutti di salire sugli autobus, e non si rispettano i limiti previsti dalle norme anti-Covid. In molti autobus che partono dalla fermata della coop di San Giovanni, inoltre, i posti a sedere non sono sufficienti per tutti, quindi i ragazzi sono costretti a stare in piedi e appiccicati per tutto il tragitto".

Non solo sui mezzi: secondo gli studenti ci sono situazioni di rischio anche subito fuori dalle scuole, nonostante gli ingressi differenziati e le altre misure adottate dagli istituti. "All'entrata di scuola l'assembramento è pressoché inevitabile, dato che centinaia di alunni si ammassano in attesa dell'apertura dei cancelli. La stessa storia vale per l'uscita di scuola, dove è inevitabile non creare assembramenti, dato che centinaia, se non migliaia di alunni escono di scuola contemporaneamente. La foto sopra ne è la dimostrazione". 

"Noi studentesse e studenti – concludono gli organizzatori dello sciopero – chiediamo che siano ridiscusse tali norme da chi di dovere, e che soprattutto ci venga finalmente permesso di frequentare la scuola senza doverci sentire a disagio dato che, nelle condizioni attuali, non è permesso a noi studenti di sentirci al sicuro frequentando l'ambiente scolastico". 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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