29, Marzo, 2024

Assemblea Cgil, Ghiandelli: “Ancora nessuna ripresa stabile. Necessario parlare con amministrazioni e mantenere i servizi sociali”

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Il responsabile della Cgil di zona ha fatto il punto sulla situazione in Valdarno e sulle possibili strategie da adottare per una ripresa lavorativa: “Uno spiraglio c’è, ma a lungo termine. Gli effetti del Jobs Act? In realtà i nuovi assunti sono stabilizzazioni dei vecchi contratti precari”

“La ripresa solida e stabile ancora non c’è, al contrario di quello che il Governo dice. In Valdarno ci sono piccole situazioni in cui qualcosa ricomincia ad arrivare, ma i dati che abbiamo pubblicato nei giorni scorsi sono negativi, sia peri il calo di occupati, sia per le ditte individuali e aziende strutturate che hanno chiuso nell’ultimo anno e mezzo”. A parlare è Andrea Ghiandelli, referente della Cgil Valdarno, in occasione dell’assemblea che si è tenuta a Montevarchi, promossa dalla Cgil provinciale.
 
I numeri sono quelli diramati dalla Cgil nei giorni scorsi e ripresi dalla Camera di Commercio: tra il 2014 e il primo semestre del 2015 si parla di più di 500 posti di lavoro in meno. “Gli effetti jobs act di cui si parla in tv sono una parte: in realtà i nuovi assunti sono stabilizzazioni dei vecchi contratti precari, quindi non ci sono nuovi posti di lavoro, ma una stabilizzazione con contratti di lavoro che non danno garanzie come quelli di una volta”.
 
Quali allora le strategie da adottare? Secondo Ghiandelli, prima di tutto un dialogo con le amministrazioni e le istituzioni, per tenere sotto controllo aliquote Irpef e Tasi, per esempio, oltre a mantenere i servizi sociali con le stesse caratteristiche degli anni precedenti per favorire un risparmio delle risorse dei lavoratori.
 
“Uno spiraglio c’è, ma a lungo termine. Qualche segnale di un possibile inizio di ripresa viene soprattutto dal settore metalmeccanico, dal settore del turismo e dell’agroalimentare, oppure quello dei panifici artigianali” – prosegue Ghiandelli – “La Cgil si è inserita attivamente nel progetto del Distretto Rurale quando l’anno scorso è stato creato, proprio perché crediamo che possa essere uno dei settori per ripartire. Speriamo, quindi, in una ripresa con un lavoro stabile”.

 

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