Le serate si terranno alla biblioteca Le Fornaci di Terranuova alle 21.30 mercoledì 4 gennaio, poi l’11, il 18 e il 25. Il 4 febbraio inizierà il Festival
Storie di uomini, musica e altro: stanno per prendere il via le quattro serate di “Aspettando Valdarno Jazz Winter 2017”. Il primo appuntamento, “Le invisibili città dell’immaginario”, si terrà alla Biblioteca Le Fornaci di Terranuova mercoledì 4 gennaio alle 21.30.
In attesa della 29° edizione del Valdarno Jazz Winter si apre il ciclo di guide all'ascolto con appuntamenti a ingresso libero. Nella prima serata del 4 gennaio Daniele Malvisi, musicista e direttore artistico della kermesse, introdurrà ai segreti dell’ultimo capolavoro discografico del sassofonista statunitense Chris Potter, “Imaginary Cities”, che saranno svelati attraverso l’indagine parallela della sua musica e la lettura di alcune tra le pagine più rappresentative del libro “Le città invisibili” di Italo Calvino, interpretate dall’associazione Donne di Carta.
“Dopo un lungo scambio con Chris Potter, mi ha fatto questa rivelazione. È stato per me un momento molto significativo. Così mi sono messo a studiare, prima il libro e poi l’album, che credo sia un capolavoro assoluto – spiega Daniele Malvisi – Si tende a pensare che non ci siano più capolavori nella musica contemporanea, in realtà credo che siamo noi a non fermarci a ascoltare nella maniera giusta. Siamo immersi in una cultura del consumo, e quindi tutto passa velocemente. È un vero peccato, e questo è il motivo per cui proponiamo ogni anno le guide all’ascolto. Anche con il nuovo programma cerchiamo di far emergere ciò che non si vede, quello che c’è dietro la musica. Non a caso Neri Pollasti racconterà di come i filosofi si stiano interessando sempre di più all’improvvisazione come forma di linguaggio dell’essere umano. Ad esempio, vogliamo far capire come viene concepito un progetto musicale, come un musicista si riconosca nella propria arte”.
Seguiranno altri tre incontri: l'11 gennaio il filosofo e musicologo Neri Pollastri discuterà di quanto la pratica dell’improvvisazione sia fondamentale per la vita umana; il 18 gennaio si parlerà di identità artistica con il pianista e compositore Alessandro Galati, ospite del festival anche con un concerto in trio il 10 febbraio, mentre il 25 gennaio il musicista Francesco Cusa illustrerà alcune tecniche di costruzione creativa.
Il 4 febbraio, poi inizierà il Valdarno Jazz Winter 2017.