22, Ottobre, 2025

Arriva in Consiglio l’acquisto di un immobile da parte del Comune: forse destinato ad un museo sportivo. Polemiche delle opposizioni

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Sarà discusso nell’ordine del giorno del Consiglio comunale di Montevarchi convocato per domani, 29 luglio, il punto relativo all’acquisto di un immobile situato in via Roma al civico 10, di fronte a piazza Umberto I, per circa 73mila euro. Si tratta di spazi situati al piano terra, per i quali l’Amministrazione aveva fatto una proposta di acquisto inizialmente pensando di destinarli alla Polizia municipale, poi per uffici comunali.

Nel corso della Commissione consiliare preparativa del Consiglio, lo scorso 21 luglio, la vicesindaco Cristina Bucciarelli ha parlato però di una nuova destinazione: quella di un’esposizione museale dedicata alle glorie sportive di Montevarchi, a partire da quelle calcistiche. “Il comune – ha detto Bucciarelli – rispondendo a varie sollecitazioni, specialmente da parte di associazioni sportive, avrebbe intenzione di istituirci un’esposizione museale di quelle che sono state le glorie sportive calcistiche, ciclistiche ed altro del comune di Montevarchi, partendo ad esempio dall’esposizione dei cimeli dell’Aquila fallita, comprati all’asta nel 2007 dall’allora Amministrazione comunale di Montevarchi”.

Una ipotesi su cui si è già sollevato un acceso dibattito. Alla vigila del Consiglio comunale, i gruppi di opposizione Avanti Montevarchi – Europa Verde e Impegno Comune scrivono: “Crediamo che la realizzazione di uno spazio che possa custodire, conservare, esporre documenti, reperti, oggetti e storie legate legate alle società sportive cittadine e alla loro vita rappresenta un obiettivo su cui lavorare. Un obbiettivo che prima di tutto deve nascere da un confronto pubblico con l’individuazione di un progetto museale. L’acquisto dell’immobile in Via Roma solleva diversi interrogativi sia nel merito che nel metodo. Molta poco trasparenza e tante contraddizioni sulla destinazione d’uso. Mentre negli atti ufficiali prima si afferma che “presenta le caratteristiche di accessibilità e funzionalità per lo svolgimento del servizio del Corpo della Polizia municipale” e poi per “finalità istituzionali” e di sede per “uffici comunali”, si apprenderebbe ora che l’indirizzo della Giunta alla destinazione dei locali è totalmente diverso da quello indicato negli atti perché vi è la volontà di realizzazione della sede e del “Museo della Memoria Rossoblù”. Un cambio di indirizzo non ancora formalizzato, che lascia spazio a dubbi di trasparenza sul percorso decisionale portando il Consiglio Comunale a dover ratificare una scelta già decisa a monte vanificando il ruolo d’indirizzo”.

Gli esponenti di opposizione criticano inoltre altri aspetti, tra cui la mancanza di una perizia terza sul prezzo e di un piano strategico, documento di programmazione o indirizzo culturale e di politiche museali che motivi l’eventuale trasformazione dell’immobile in un contenitore museale o spazio culturale. “L’assenza di un confronto pubblico che partendo dal Consiglio Comunale coinvolga tutte le associazioni sportive del territorio in un quadro programmatico in materia culturale solleva interrogativi sulla coerenza, sostenibilità e visione strategica dell’eventuale scelta, se confermata”, concludono i consiglieri Camiciottoli e Rossi chiedendo di aprire un confronto.

La consigliera Chiara Masini, esponente di Valdarno Centro, aggiunge: “Il comune di Montevarchi spenderà 73mila euro (più spese di ristrutturazione) per acquistare questo fondo commerciale: a chi andrà? Uffici comunali, museo privato o associazioni? L’oggetto del punto 9 dell’ordine del giorno del consiglio è ‘acquisto immobile per uffici del comune’, argomento affrontato in commissione lavori pubblici il 21 luglio 2025″. Masini sottolinea che i consiglieri non hanno ricevuto, prima della commissione, la perizia di stima dell’immobile, l’attività istruttoria e informazioni precise sulla destinazione finale. E aggiunge: “Ho presentato due richieste di accesso agli atti per avere tutta la documentazione del procedimento amministrativo, l’istruttoria prima dell’acquisto di via Roma 10, la destinazione. 73.200 euro (più spese di ristrutturazione) sono soldi pubblici. I cittadini mi hanno espresso perplessità, soprattutto dopo aver ascoltato il video della commissione. Se il comune di Montevarchi comprasse il fondo commerciale per destinarlo ad associazioni, allora aspettiamo di leggere il bando, mi auguro sarà pubblicato per almeno trenta giorni, dato che siamo a fine luglio, nel periodo estivo in cui quasi tutti sono in ferie, e in vacanza, si consulta un po’ meno il sito del comune e il link amministrazione trasparente”.

Anche l’associazione politica Casa Comune Montevarchi ha espresso la propria perplessità in una nota: “Nel palazzo Comunale vi sono locali da ristrutturare, perché non valorizzare prima di acquisirne di nuovi, i locali di proprietà? La politica di gestione e di valorizzazione del patrimonio del nostro Comune a nostro parere è a dir poco sconcertante. Ma se fosse vero quel che si vocifera nei bar, ovvero che si acquisisse questo immobile per concederlo ad una associazione, pur meritoria che sia, le perplessità si trasformano in dissenso esplicito, intanto per la mancata trasparenza nelle scelte e nella gestione di risorse pubbliche. Perché si scrive una cosa e se ne farebbe un’altra? Inoltre se fosse così si
potrebbe ipotizzare una violazione i principi di parità di accesso e competitività nella gestione di beni pubblici, meritoria di esame da parte degli Organi controllo. A Montevarchi, da decenni, nella logica di consolidamento e radicamento dell’Associazionismo, si sono fatte politiche che favorissero, a quante più associazioni possibili, il possesso di sedi proprie: perché, in questo caso, si deve seguire un percorso diverso? Dove è l’interesse pubblico?”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore
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