L’uomo, un sessantenne di Rignano, conservava nella sua azienda agricola una rivoltella, due fucili, cartucce, tutto senza denuncia. E ancora, tagliole per volpi, una trappola e persino carne di capriolo appena cacciata. Sulla sua auto aveva installato un faro per abbagliare gli animali di notte. Segnalato per bracconaggio
Un 60enne di Rignano, agricoltore, è stato denunciato dalle guardie zoofile dell'Enpa per caccia di bracconaggio e porto d'armi non denunciate. Un'operazione scattata a seguito di numerose segnalazioni che arrivavano proprio da Rignano, e che parlavano di atti di bracconaggio effettuati nella zona.
Le guardie zoofile hanno tenuto sotto controllo l'area dell'azienda agricola del 60enne, e dopo una serie di appostamenti hanno potuto verificare che effettivamente, di notte, veniva svolta attività di caccia con mezzi non consentiti. In particolare, con un'auto munita apposta di un faro laterale per illuminare i vigneti dell’azienda agricola, e poter sparare al buio agli animali abbagliati dalla luce.
Da qui è scattata immediatamente la relazione alla la Procura della Repubblica di Firenze, che ha provveduto ad emettere di conseguenza un ordine di perquisizione domiciliare e locale dell’azienda agricola rignanese.
Un piccolo arsenale, quello sequestrato nella sua azienda agricola: dalla perquisizione effettuata dal personale della Sezione Investigativa Speciale per la Tutela Animali del Nucleo Provinciale Guardie Zoofile dell’Enpa, intervenuto insieme alla Polizia Provinciale, sono staltate fuori una rivoltella e due fucili non denunciati; 24 cartucce; due tagliole per la cattura di volpi, lupi e cani; una trappola per la cattura di fauna selvatica; un faro portatile abbagliante e carne di capriolo appena abbattuto, pronta per essere tagliata.
L’agricoltore, a quel punto, si è giustificato dicendo di essere stato autorizzato all’abbattimento di animali, in particolare cinghiali, dalla Provincia per arginare gli ingenti danni alla produzione agricola che essi causerebbero. Le guardie zoofile hanno provveduto a segnale l’agricoltore alla autorità giudiziaria, per porto di armi non denunciate e per caccia con mezzi vietati.