Dall’estate del 2014 lungo gli argini dell’Arno a Montevarchi c’è un visibile fenomeno di erosione. La Provincia di Arezzo ha preparato il progetto esecutivo per la messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico, ma ora servono i finanziamenti
Era l'estate del 2014 quando, forse a causa delle forti piogge della primavera precedente, un tratto degli argini dell'Arno a Montevarchi franarono, portando con sé terra e un grosso pezzo di asfalto. Oggi, un anno dopo, la Provincia di Arezzo ha un progetto esecutivo già pronto per il ripristino: ma mancano i soldi.
Il tratto di argine interessato dalla frana è chiamato Lungarno Leopoldo de' Medici, e in pratica è la prosecuzione di via Vespucci. Quella frana, dalla scorsa estate, è stata anche al centro di più interrogazioni, presentate in Consiglio comunale.
Per la sua messa in sicurezza e per il ripristino dell'erosione spondale, secondo la stima di progetto della Provincia, servono 600mila euro. Per questo ora la pratica sarà inviata sui tavoli della Regione, che deciderà se finanziare e in che misura il progetto.
Una caccia ai fondi per la sicurezza idrogeologica del territorio, insomma, e per il Valdarno non è la prima volta: basti pensare, a pochi chilometri di distanza, al versante della frana di Ricasoli, sul quale ancora non si è potuti intervenire proprio perché i lavori non sono stati finanziati.