22, Novembre, 2024

Aree interne: la Regione attiva 3,7 milioni di euro per rilanciare i territori. Risorse anche a Reggello e Rignano

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Continua l’iter del protocollo d’intesa da 7,7 milioni di euro per l’area Valdarno-Valdisieve, Mugello e Val di Bisenzio firmato a gennaio alla vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi, e Vito Maida, presidente dell’Unione dei Comuni Valdarno e Valdisieve, capofila dell’area, con l’obiettivo di contrastare lo spopolamento, la carenza di servizi ai cittadini e rilanciare i territori. Tra i 23 comuni interessati dal protocollo ci sono anche quelli di Reggello e Rignano.

L’ultima approvazione da parte della giunta toscana ha definito gli importi dei fondi regionali da mettere a disposizione per interventi previsti dal protocollo su settori come sanità, scuola, trasporti e sviluppo economico per l’area Valdarno-Valdisieve, Mugello e Val di Bisenzio. Dei 7,5 milioni totali, 3,7 milioni di euro sono infatti regionali e europei e altrettanti 3,7 milioni di euro sono statali, e saranno messi a disposizione con la formalizzazione della sottoscrizione dell’accordo da parte di tutti ministeri competenti che avverrà nei prossimi giorni.

“Sono soddisfatta del lavoro fatto anche da questo territorio per la definizione della propria strategia d’area – ha detto la vicepresidente Saccardi – gli obiettivi sono molteplici, uno è sicuramente evitare lo spopolamento di zone che sono molto belle e molto importanti anche per il territorio a valle ma che spesso non hanno quei servizi che consentono alle persone di rimanerci ad abitarle. Vogliamo dunque dare un segnale a chi ha deciso di restare e a chi intende venirci a vivere o ad investire, canalizzando questi 7 milioni e mezzo di euro di risorse. Dobbiamo garantire il diritto alla salute e all’assistenza a tutte le fasce di età e soprattutto alle persone più fragili, una scuola di qualità per i nostri giovani e diversificata per venire incontro alle esigenze delle famiglie, ma anche opportunità lavorative ed economiche ripartendo dalle filiere identitarie del territorio, oltre che potenziare il sistema infrastrutturale materiale ed immateriale”.

“Dobbiamo tornare ad investire sulle connessioni tra i territori – ha aggiunto Tommaso Triberti, sindaco di Marradi e consigliere del presidente Giani per le politiche delle aree interne – sostenendo le reti tra di essi, siano queste reti di comunicazione, di impresa, di servizi o di trasporto. Quando queste aree torneranno a crescere tutto il sistema ne beneficerà. E siamo sulla strada giusta”.

Sanità – L’investimento complessivo previsto è di circa 2,2 milioni di euro. Le risorse intendono sostenere azioni con due obiettivi principali: tempestività dei soccorsi e assistenza territoriale. Sarà potenziata la rete assistenziale di prossimità e di primo intervento, così da ridurre i tempi di allarme/target/ospedalizzazione e ridurre le ospedalizzazioni evitabili. Inoltre, anche con una stretta integrazione con il volontariato e l’associazionismo , saranno proseguiti ed introdotti servizi di supporto alle famiglie nel lavoro di cura delle persone anziane.

Nell’ottica di favorire la permanenza e l’insediamento di famiglie giovani, ed evitarne l’ulteriore emigrazione verso luoghi più serviti, saranno assicurati investimenti per interventi su pediatria e progetti su invecchiamento attivo, affidabili ed accessibili sfruttando, laddove possibile, anche le sinergie con i soggetti attivi sul territorio (volontariato). Altro obiettivo è quello di puntare ad assicurare supporto educativo, abilitativo e riabilitativo, e favorire la vita indipendente delle persone con disabilità.

Scuola – L’investimento complessivo previsto è di circa 2 milioni di euro. La strategia punta ad affrontare le problematiche che vivono le famiglie sia nella gestione dei figli soprattutto nella fase di infanzia (offerta di servizi nido, spazi gioco, ecc.) e durante l’età scolare (trasporto scolastico, mense, attività extrascolastiche, ecc.). Sono previsti interventi finalizzati a sperimentare l’integrazione 0-6 nei cinque comuni dell’ area progetto e ad ampliare i servizi per l’infanzia; per la scuola primaria e secondaria di primo grado si vuole innalzare ed omogeneizzare il livello qualitativo attraverso esperienze di tipo collaborativo, sostenere le reti delle scuole e la loro capacità collaborativa e cooperativa, incentivare l’interazione con il territorio attraverso la promozione di attività didattiche nella rete museale territoriale, rafforzare le competenze linguistiche e scientifiche.

Una questione specifica affrontata riguarda la crescita degli alunni con bisogni educativi speciali (DSA, BES, diversamente abili) attraverso azioni di inclusione. Per l’istruzione secondaria di secondo grado sono previste azioni mirate ad offrire opportunità di formazione e inserimento nel mondo del lavoro a giovani di età tra i 15 e i 29 anni fuori dai canali formativi e non occupati (NEET). Sarà attivato un percorso IFTS e attuati interventi di rafforzamento degli istituti tecnici e professionali.

Mobilità – L’investimento complessivo previsto è di circa 1,6 milioni di euro. Nell’ambito della mobilità la strategia punta a potenziare il ruolo delle dorsali ferroviarie come risposta alla difficoltà di muoversi “fuori dall’area” attraverso interventi di adeguamento delle aree antistanti le stazioni ferroviarie ubicate nei comuni di Marradi e Vernio al fine di rendere queste 2 stazioni ferroviarie punti strategici di interscambio modale e porte d’accesso privilegiate per chi vuole conoscere e scoprire i territori dell’area anche attraverso la realizzazione di due ciclostazioni. Previsto inoltre un intervento di abbattimento del costo di trasporto per gli studenti dei comuni dell’area progetto.

Sviluppo Economico – L’investimento complessivo previsto è di circa 1,4 milioni di euro. La strategia intende promuovere lo sviluppo economico dell’area quale una delle condizioni essenziali per garantirne la fruibilità e la vivibilità da parte dei suoi cittadini.

L’azione su svolge su tre linee principali: la diffusione ai territori delle Unioni dell’Area del Sistema associativo della “Foresta Modello” nella filiera produttiva agro-forestale, già sperimentato positivamente nel territorio della Valdisieve; la creazione di imprese, attraverso il sostegno al passaggio generazionale e alla nuova imprenditoria, anche giovanile, nei settori agricoltura, industria, commercio e turismo; la creazione di reti e infrastrutture turistiche per il rilancio e lo sviluppo di un turismo ecocompatibile attraverso la predisposizione di prodotti turistici legati alla pratica sportiva nelle sue varie forme ed il potenziamento dei percorsi (piste ecoturistiche, rete sentieristica).

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