15, Novembre, 2024

Area verde di viale Cadorna, interviene anche il PD: “Montevarchi non si vende e neanche si regala”

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Sul dibattito nato intorno alla concessione dell’area verde fra viale Cadorna e via Fratelli Cervi, a Montevarchi, oggi interviene anche il Partito Democratico con una nota firmata dai consiglieri Elisa Bertini, Samuele Cuzzoni, Luciano Rossetti e Letizia Baldetti e dalla Segretaria Sara Brogi.

“Nel silenzio estivo – si legge nella nota – la Giunta Chiassai ha deciso, di ‘regalare’, concedendo gratis per 9 anni l’area verde di 7500 mq situata tra via Fratelli Cervi e viale Cadorna ad una società di imprenditori aretini, ovvero ad una società con scopo di lucro che svolgerà la sua attività economica di impresa. Non capiamo bene il senso di questa scelta ed il beneficio economico e sociale che il Comune di Montevarchi ed i suoi cittadini ne trarranno”.

“Dopo il triste epilogo dei Giardini Spinelli, a Montevarchi verrà consentito nuovamente di costruire per l’ennesima volta in un’area verde storicamente a servizio di un quartiere. Chiassai poteva usare questa occasione per incentivare l’imprenditoria giovanile della nostra città, oppure pensare alle molte onlus e associazioni (anche sportive) che tanto avrebbero potuto offrire alle famiglie e ai ragazzi di Montevarchi. Forse Chiassai non ascolta troppo bene le richieste che arrivano dai molto cittadini di Montevarchi”.

“Soprattutto – aggiungono gli esponenti del PD – non capiamo questo modo di fare, non capiamo perché nelle progettazioni pubbliche non si rivolgano ai tanti giovani concittadini che magari vorrebbero rendersi utili per la nostra comunità o alla numerose associazioni e Onlus che tutti i giorni operano a sostegno dei bambini, anziani e disabili.
Inoltre non capiamo perché di fronte a tante zone da riqualificare del nostro comune distruggere un’altra area verde. Proprio per questo, noi Consiglieri Comunali insieme al Partito Democratico di Montevarchi vogliamo vederci chiaro, e ci rendiamo disponibili ad incontrare i cittadini interessati per raccogliere impressioni e perplessità e portare le loro voci in Consiglio Comunale”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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