27, Dicembre, 2024

Aquila, un altro pari senza gol. Stavolta con un mezzo sorriso

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Finisce 0-0 sul campo dell’Antella la prima trasferta del Montevarchi di Rigucci che gioca in dieci gran parte della ripresa. Carattere e nuove indicazioni tattiche lasciano soddisfatti, ma il gol continua a non arrivare. Società pronta a tornare sul mercato

Finisce con lo stesso risultato di una settimana fa, zero a zero, ma il Montevarchi può legitimamente pensare di aver fatto un passo in avanti. L’Aquila strappa un punto sul campo dell’Antella al termine della prima trasferta sotto la gestione Rigucci. Lo fa in condizioni difficili, in inferiorità numerica, contro una squadra da playoff, ritrovando quel carattere che pareva smarrito e qualche nuovo spunto tattico. A mancare, ancora una volta, è il gol: nove reti in dieci giornate sono troppo poche per ambire all’alta classifica. C’è bisogno di intervenire sul mercato che sta per riaprirsi e la società si è detta pronta a farlo.

Subito due grandi occasioni in un primo tempo per la verità non esaltante dal punto di vista delle emozioni. L’Antella sfiora il vantaggio al quarto d’ora con Gori che centra in pieno la traversa, al 19’ il Montevarchi risponde con Daveri messo solo davanti al portiere e la conclusione che finisce di poco a lato.

Tatticamente cambia tutto nella ripresa. In avvio Brocci crossa al centro per Sguera che colpisce di testa, la retroguardia si salva e sul rinvio del portiere l’Antella prova a scappare in contropiede. Lo stesso Brocci è costretto al fallo da ultimo uomo per fermare Casamenti. Rosso diretto, decisione severa ma non aliena al regolamento. L’Aquila deve giocare gli ultimi 35 minuti in dieci uomini.

Rigucci a quel punto reinventa la squadra. Entra Bartoli al posto di Renzi e va in difesa a fianco del neo entrato Ezechielli, poco più tardi tocca a Rossi che sostituisce Cuccoli. Diventa un 3-5-1, versione monca del 3-5-2 caro a Rigucci. I frutti si vedono: l’Aquila si fa più incisiva e nel finale domina, almeno dal punto di vista del possesso di palla e spazi in campo. Dal forcing nascono un paio di occasioni, sebbene non clamorose, l’Antella ne spreca altrettante e al fischio finale il punteggio non è cambiato.

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