20, Novembre, 2024

Approvato un ordine del giorno a sostegno del ddl Cirinnà. Ma nel paese del premier, a mancare sono i voti dei renziani

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Mentre sì infiamma la discussione a livello nazionale, con il family Day in programma oggi, anche alcuni consigli comunali si esprimono sul ddl Cirinnà. E a Rignano un ordine del giorno di sostegno presentato da Samuele Staderini passa, ma senza l’appoggio dei renziani e con i voti dell’opposizione.

 
Si infiamma la discussione sul disegno di legge Cirinnà, sulla disciplina delle coppie di fatto e delle unioni civili. E mentre oggi, dopo le manifestazioni #svegliaitalia a sostegno del testo in discussione al Senato, si svolge il Family Day per la “difesa della famiglia tradizionale”, anche in alcuni consigli comunali si parla del ddl.
 
Un dibattito che divide gli stessi schieramenti. L’ultimo consiglio di Rignano ha approvato un ordine del giorno di sostegno al Cirinnà, presentato dal consigliere Samuele Staderini, con i  voti anche dell’opposizione di sinistra. Il Partito Democratico che a livello nazionale ha dato libertà di coscienza sulla questione si divide: c’è chi vota a favore, chi si astiene e chi vota contro. Un anticipo di quello che succederà al Senato?
 
Lo temono in molti, certo è che, nel paese di Matteo Renzi, sono proprio i voti dell’ala più renziana  a mancare. Il capogruppo Paolo Nannoni vota contro insieme a Michele Matrone, del centrodestra: “Non mi sento pronto. Si tratta di un percorso personale che anche ancora devo compiere – mette subito in chiaro – E’ necessario parlarne e approfondire, facendosi le domande su tutte le questioni di questo ddl. Non parteciperò al Family Day, così come non ho partecipato alle altre manifestazioni perché sono prove di forza che non mi piacciono. Ma sebbene l’amore sia uguale, questo ddl mi mette in difficoltà per la creazione di una vera e propria famiglia tra persone dello stesso sesso”.
 
Si astiene invece la ex presidente del consiglio comunale Federica Morandi, insieme all'altra consigliera Valentina Tempesti. “Il problema dei diritti c’è e va affrontato – spiega Morandi – ma è necessario essere più chiari su alcuni aspetti e arrivare ad una mediazione, penso in particolar modo alla stepchild adoption”.
 
Ma il testo come detto passa: votano convitamente a favore il proponente Samuele Staderini, l’assessore Cipro, il consigliere del Pd Paglierini, e due esponenti dell'opposizione Allegri e Rosini. Il sindaco Daniele Lorenzini, invece come aveva già annunciato, ha dovuto lasciare anticipatamente il consiglio comunale per impegni personali.

Con l’ordine del giorno (qui il testo), il Consiglio di Rignano “invita il Parlamento Italiano ad approvare, senza ulteriori rinvii, il disegno di legge c.d.“Cirinnà” sulle unioni civili e sulla estensione della responsabilità genitoriale sul figlio del partner, denominata stepchild adoption”.

“Sì tratta di un primo passo, che personalmente non considero sufficiente, di un lungo cammino che deve essere compiuto a livello nazionale: l’Italia è fanalino di coda in Europa per i diritti civili – sottolinea Samuele Staderini, consigliere che ha aderito a Possibile di Civati – Dal punto di vista comunale è evidente che il Pd si sia spaccato in tre parti e non sia stato in grado di trovare una quadra su sul testo di una loro senatrice”.

Dal minuto 44, la discussione sull'ordine del giorno: 
 

 

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