Il Presidente Tamburini: “Ottimi risultati sulla difesa del suolo mentre precipitano i contenziosi. Tanti progetti di sviluppo per garantire una sempre più efficiente azione di prevenzione e manutenzione del reticolo idraulico”
Chiuso con l’approvazione del bilancio consuntivo il 2017 del Consorzio di Bonifica Alto Valdarno. Un bilancio che fotografa il quadro dell’attività svolta sul territorio sia sul fronte della difesa idrogeologica sia sul fronte della fornitura di acqua alle aziende agricole; degli investimenti effettuati così come delle somme incassate con il contributo pagato dai cittadini.
Sul fronte della difesa idrogeologica, sono stati aperti 90 cantieri: si è operato con lo sfalcio su 830 km di corsi d’acqua, su 715 km per i tagli selettivi, su 32 chilometri invece per la risagomatura. A questo si aggiungono gli oltre 230mila euro di interventi realizzati sulle opere idrauliche, per un totale, nel 2017, di 7milioni e 300mila euro investiti sulla salvaguardia del territorio. Nel corso del 2017, oltre all’attività programmata, il Consorzio ha ricevuto e gestito 245 segnalazioni, a cui ha risposto con sopralluoghi e, dove necessario, con l’esecuzione di interventi specifici.
Utilizzando invece risparmi degli anni precedenti per i ribassi di gara, il Consorzio ha effettuato interventi di manutenzione straordinaria, la cui definizione e finanziamento sono di competenza della Regione Toscana. Grazie alle economie è riuscito a realizzare la protezione al piede delle sponde della Reglia di Paternò, a valle del ponte sulla SP31, in loc. Farneta, nel comune di Cortona; il ripristino delle opere di immissione in Arno del Fosso dell’Abate in località Lagaccioni, nel comune di Figline e Incisa; la manutenzione straordinaria dell’Arno, nel tratto che ricade nell’area compresa tra i comuni di Figline e Incisa e di Reggello.
In base alla convenzione con il Genio Civile Alto Valdarno, poi, il Consorzio ha realizzato lavori per oltre 1 milione e 300mila euro su tratti di competenza della Regione, e da questa finanziate: 14 cantieri in dodici mesi per la manutenzione di 115 km di corsi d’acqua. Altri lavori, infine, sono stati realizzati con le risorse ottenute partecipando all’apposito bando del Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, per 1 milione e 350mila euro destinati a consolidamenti e sistemazioni idraulico-forestali in ambienti fragili e delicati. Sul fronte dell’irrigazione, nel 2017 l’Alto Valdarno ha gestito le opere irrigue dello schema di Montedoglio della provincia di Arezzo e Siena, con quasi 600 ettari irrigati.
Capitolo introiti da Contributo di bonifica: nel 2017 sono stati emessi 145.400 avvisi per un importo complessivo di 7 milioni e 8.791 euro, cifre che sono state saldate dall’85% dei consorziati già nella fase bonaria, prima della discesa in campo dell’Agenzia delle Entrate. In media, si tratta di cifre contenute: il 52% dei proprietari di immobili infatti paga tra i 10,33 e i 20,00 euro l’anno; solo il 6% supera i 100 euro. E nello scorso anno si è evidenziata anche una diminuzione dei contenziosi. I ricorsi presentati dai consorziati nel 2017 sono stati una quarantina, molti già conclusi con esito favorevole per l’ente.
A presentare il bilancio, il Presidente Paolo Tamburini: “Siamo davvero soddisfatti dei risultati raggiunti e ci proponiamo traguardi ancora più ambiziosi, che potremo tagliare solo potenziando il numero degli operai e delle squadre che mettiamo quotidianamente in campo e la dotazione dei mezzi già in fase di ampliamento. Dai dati e dalle analisi esposte emerge chiaramente il continuo incremento dell’attività del Consorzio, la sua qualificazione ed un ruolo sempre più attivo nella difesa idrogeologica e nella fornitura della risorsa idrica alle imprese agricole, in linea con quanto previsto dalla Legge Regionale 79/2012 e con spirito di servizio verso i cittadini ed il territorio del Comprensorio Consortile che siamo stati chiamati a gestire”.