La Conferenza Zonale Istruzione del Valdarno, presieduta dall’assessore Giovanni Rossi, ha approvato all’unanimità un documento per una presa di posizione forte in merito alla sentenza che ha causato disagi anche in Valdarno, dove “su 10 istituti comprensivi, sette non avranno più il dirigente e un istituto superiore, il più articolato, rimarrà senza guida”
Questa mattina la Conferenza Zonale Istruzione del Valdarno ha approvato all’unanimità un documento in merito all’annullamento del concorso per dirigenti scolastici, da inviare al Ministero della Pubblica Istruzione, all’assessore regionale, ai consigli comunali del Valdarno aretino, all’ufficio scolastico regionale di Firenze e a quello provinciale di Arezzo.
La Conferenza, presieduta dall’assessore Giovanni Rossi, ha constato la situazione critica che si è venuta a creare in Valdarno dopo la sentenza del Consiglio di Stato del 3 marzo, che ha causato la sospensione dal proprio incarico di 135 dirigenti scolastici e coinvolge anche numerose scuole locali. "Una situazione drammatica", ha aggiunto Rossi, che questa mattina era in Conferenza con i dirigenti e assessori alla pubblica istruzione dei comuni della vallata, tranne la professoressa Lucia Bacci, in rappresentanza a Roma per un incontro al Ministero.
Per quanto riguarda la situazione locale, “su 10 istituti comprensivi, sette non avranno più il dirigente: alla Petrarca di Montevarchi, all'istituto Mochi di Levane, quello di Bucine e al Comprensivo di Loro Ciuffenna, ora si aggiungono l'istituto comprensivo Magiotti di Montevarchi, quello di Cavriglia e il Comprensivo Masaccio di San Giovanni".
Inoltre, l'Isis Valdarno, che comprende l'Itis Ferraris, il Severi e il professionale Marconi, definito l'istituto superiore più articolato e complesso del Valdarno, rimarrà senza guida, che già manca effettivamente dal 27 febbraio. "Il nuovo anno scolastico si aprirà quindi all’insegna della massima incertezza e disfunzionalità per l’intero sistema”, si legge nel documento.
“La Conferenza Zonale Istruzione Valdarno chiede con massima urgenza che si trovino soluzioni chiare e definitive che permettano ad ogni scuola di garantire la stabilizzazione del personale dirigente risultato vincitore di concorso che unico potrà garantire la qualità nella continuità del servizio”, prosegue la nota, rivolgendosi a tutte le forze politiche e sindacali per far sentire la propria voce, oltre a una massima mobilitazione delle istituzioni su in tema vitale come la scuola.
Quello richiesto è un intevento politico, non tecnico. “Qualsiasi altra soluzione amplierebbe il contenzioso e accrescerebbe il già insostenibile disagio presente. Rimettere la scuola al primo posto,come ha affermato il nuovo governo, significa anche questo”, conclude il documento della Conferenza Istruzione.