Bucci: “Mancate risposte alle mie richieste in consiglio, deduco sia mancata comunicazione ufficiale tra scuola e famiglie”. Sulle dichiarazioni del Dirigente scolastico Migliorini a Il Fatto, polemiche di ‘Generazione Famiglia’: “Parole inaccettabili”. Sabato manifestazione delle Sentinelle in piedi
Non si placano a Montevarchi le polemiche per la presenza di studenti di alcune classi dell'Istituto superiore Varchi all'iscrizione della prima coppia sul Registro delle Unioni civili, lo scorso 5 marzo. Il capogruppo di Prima Montevarchi, Luciano Bucci, punta il dito sulla mancanza di risposte alle sue richieste ufficiali: "Nel Consiglio Comunale del 9 marzo ho chiesto, copia della richiesta da parte del Comune al dirigente scolatisco di partecipare alla ormai nota giornata con la prima unione civile e la proiezione del film icona gay "Lei disse si", oltre a copia della risposta del dirigente stesso", spiega Bucci.
"Trascorsi invano i termini per rispondere e fornire quanto richiesto, se ne deduce che non vi è stato alcun intercorso formale tra comune e scuola. Ecco che trova conferma un modo di interloquire non proprio di istituzioni pubbliche ma di parti affini sotto molteplici aspetti. D'altronde – ha aggiunto Bucci – il dirigente scolastico professor Migliorini ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano che “La richiesta dei genitori è passata attraverso le classi, il manifesto della manifestazione era pubblico. Non ho chiesto alcuna firma di autorizzazione perché i genitori attraverso i ragazzi e il sito della scuola, sapevano cosa sarebbe accaduto quella mattina". Ma sta scherzando? I manifesti sostituiscono l'interfaccia scuola-famiglia?".
Intanto arriva anche la nota di Generazione Famiglia – La Manif Italia Circolo Valdarno: "In qualità di famiglie e genitori siamo scioccati dalla posizione del dirigente Migliorini sul caso dei ragazzi condotti dalla scuola ad assistere alla celebrazione di unioni gay al Comune di Montevarchi. È intollerabile che Migliorini abbia considerato sufficiente l'avviso sul sito web della scuola e l'informativa data ai ragazzi stessi. La famiglia è l'altra parte del patto di corresponsabilità educativa che la scuola sottopone ai genitori al momento dell'iscrizione, e verso cui la scuola stessa ha specifici doveri di informazione e coinvolgimento. Ci auguriamo che d'ora in avanti la scuola si faccia carico di esser certa che le famiglie siano state fatte pienamente partecipi delle scelte più importanti della scuola, tra cui comunque speriamo non rientrino mai più episodi di propaganda ideologica e politica come quello avvenuto nei giorni scorsi".
Infine, sabato pomeriggio, a Montevarchi si svolgerà una manifestazione delle Sentinelle in piedi: "Crediamo che proporre in modo insistente alle scuole la partecipazione ad eventi che ruotano intorno ad atti tutt'altro che condivisi sul piano valoriale e, soprattutto, dichiarati nulli dallo stesso Ministro dell'Interno sia una brutto strappo nel tessuto che dovrebbe vedere le scuole come luogo di educazione e cultura civica, nel rispetto della fiducia ricevuta dalle famiglie. Non possiamo accettare che le istituzioni lavorino di concerto con la dirigenza scolastica escludendo a priori ogni relazione con le famiglie". La veglia si aprirà alle 16,30 in piazza Magiotti.