I ragazzi che utilizzano i pullman per raggiungere gli istituti continuano a segnalare disagi, mentre la Provincia di Arezzo invia una risposta ai reclami: “Mancano le risorse per nuovi collegamenti”
Non si ferma la protesta degli studenti valdarnesi che utilizzano l'autobus del trasporto pubblico per raggiungere gli istituti superiori. Costretti ancora a salire su mezzi sovraffollati, anche se con qualche difficoltà in meno rispetto al caos dei primi giorni dell'anno scolastico, i ragazzi hanno inviato numerose segnalazioni agli enti competenti, cioè la Provincia di Arezzo e la Città Metropolitana di Firenze.
In una risposta, i responsabili per l'area della Provincia di Arezzo scrivono: "In riferimento ai suggerimenti in oggetto, nel far presente che riguardano servizi scolastici erogati durante la fase provvisoria degli orari stabiliti dai vari istituti, si comunica l'impossibilità di intensificare i collegamenti con ulteriori mezzi, per mancanza di risorse economiche necessarie all'istituzione di nuove corse. Siamo pertanto spiacenti di comunicare che le richieste degli utenti non potranno essere accolte. Sicuri che con la fase definitiva degli orari scolastici la situazione si normalizzerà".
Nel frattempo, prosegue la raccolta firme lanciata a Figline: sono già più di trecento quelle raccolte. Chi vuole firmare può ancora farlo utilizzando i moduli disponibili nei punti vendita Alimentari Carla via Petrarca; Farmacia Petrarca; Ape Regina.