A prendere posizione, di nuovo, è il Coordinamento delle Liste civiche Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni, Valdarno Città e il gruppo consiliare Cresce San Giovanni dopo l’assemblea aperta ai cittadini che si è tenuta nella sala della musica
"Ci aspettavamo meno 'vedremo' e 'valuteremo' e più certezze": così commenta l'assemblea, tenutasi nella sala della musica sugli allagamenti dello scorso 6 novembre, il Coordinamento delle Liste civiche Cresce San Giovanni, Sinistra per San Giovanni, Valdarno Città e il gruppo consiliare Cresce San Giovanni. La riunione aveva lo scopo di illustrare ai cittadini colpiti le modalità delle richiesta dei danni. Presenti i tecnici di Publiacqua e l'assessore David Corsi.
"Ci aspettavamo che un’assemblea convocata dopo quasi due mesi dall’evento potesse chiarire, ai cittadini danneggiati, di chi fossero le responsabilità di ciò che è accaduto quella domenica di novembre, visto che è ormai chiaro a tutti che non si è trattato di una calamità naturale ma pura negligenza umana".
"Abbiamo evidenziato nuovamente che la valvola a ciabatta (porta) era completamente distrutta e quasi sicuramente è la causa principale di ciò che è accaduto, così come il Comune aveva comunque il compito di vigilare sugli impianti in concessione al gestore Publiacqua. Ci aspettavamo che la negazione di una commissione speciale d’inchiesta, da noi richiesta nel consiglio comunale del 29 novembre scorso ( formata anche da tecnici esterni che indagassero), avesse un senso se fossero già emerse le cause e le responsabilità e il Sindaco avesse chiarito come richiedere il rimborso dei danni a Pubbliacqua. Invece l’unica certezza è una commissione tecnica fra Comune e Publiacqua per capire cosa sia successo. Un po’ tardi e soprattutto, un po’ poco".
Il coordinamento e il gruppo consiliare terminano con un annuncio: "Abbiamo sollecitato l’Amministrazione e Publiacqua ad una risposta certa ai cittadini: ci è stato risposto che la avremo entro un mese. Se questo non avverrà valuteremo la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica".