Si sono svolte stamani le tradizionali celebrazioni del patrono dei forestali, San Giovanni Gualberto. Con una inusuale protesta di Sapaf, Ugl Cfs, Cgil Cfs e Dirfor, che hanno portato un carro funebre, simbolo della soppressione del Corpo. I carabinieri, riferiscono i sindacati, hanno impedito che il carro funebre si avvicinasse al luogo della cerimonia
Il funerale del Corpo forestale dello Stato si è celebrato questa mattina, a Vallombrosa, in concomitanza con le manifestazioni per il santo patrono, San Giovanni Gualberto. Un corteo con tanto di carro funebre, arrivato in segno di contestazione rispetto alla soppressione del Corpo, così come prevista dalla legge di riforma Madia.
Una forma di protesta inusuale, organizzata dai rappresentanti sindacali dei forestali, Sapaf, Ugl Cfs, Cgil Cfs e Dirfor, che per l'occasione sono arrivati con il carro funebre e con un finto feretro. E con i manifesti mortuari che celebrano la morte del Corpo Forestale dello Stato. Il corteo si è mosso per Vallombrosa, sfruttando la visibilità offerta dall'occasione della festa.
Per le tradizionali celebrazioni, che si svolgono ogni anno a Vallombrosa, era presente infatti anche il capo dei forestali, Cesare Patrone, contro il quale sono partiti cori e fischi di contestazione. Nessun contatto diretto, comunque: sono stati i sindacati, infatti, a far sapere che i Carabinieri, ai quali era affidato il servizio d'ordine, hanno impedito che si avvicinassero troppo al luogo delle celebrazioni.
Il sit-in è proseguito per tutta la mattina, sono stati una cinquantina i forestali che vi hanno preso parte.