Dalla sequoia gemella di Sammezzano al Leccio del Colle dei Cappuccini a Montevarchi, passando per i gioielli della foresta di Vallombrosa: ecco quali sono gli alberi monumentali che il Ministero dell’ambiente ha inserito nell’Atlante che comprende 2.407 esemplari in tutta Italia
C'è tanto Valdarno nel primo elenco degli Alberi Monumentali d'Italia, approvato e pulicato dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. L'elenco, diviso per Regioni, si compone di 2.407 alberi che si contraddistinguono per l'elevato valore biologico ed ecologico, per l'importanza storica, culturale e religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali. E ben 9 sono stati individuati nel territorio valdarnese, tra i più rappresentati in Toscana, visto che a livello regionale gli esemplari riconosciuti sono stati 55.
"Questo primo elenco – ha detto il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina – rappresenta uno strumento utile per diffondere la conoscenza di un patrimonio naturale e culturale collettivo di inestimabile valore. Gli alberi monumentali hanno un forte valore identitario per molte comunità e per questo vogliamo promuovere e valorizzare la loro conoscenza tra i cittadini".
Reggello, la foresta di Vallombrosa, il parco di Sammezzano fanno la parte del padrone. Qui si trovano piante meravigliose, uniche per dimensioni, altezza, conformazione. Eccole:
– Reggello, Foresta di Sant’Antonio: Fagus sylvatica L. – Faggio, circonferenza fusto circa 500 centimetri, altezza 30 metri. Scelto per pregio paesaggistico ma anche per valore storico e culturale.
– Reggello, Vallombrosa: Fagus sylvatica L. – Faggio, circonferenza del fusto 380 centimetri, altezza 22 metri. Scelto per pregio paesaggistico ma anche per valore storico e culturale.
– Reggello, Vallombrosa, Arboreto: Sequoiadendron giganteum (Lindl.) J. Buchholz – Sequoia gigante, circonferenza fusto 650 centimetri, altezza 30 metri. Scelto per pregio paesaggistico ma anche per valore storico e culturale.
– Reggello, Vallombrosa, Arboreto: Pinus lambertiana Douglas – Pino di Lambert, circonferenza fusto 515 centimetri, altezza 40 metri. Scelto per la rarità botanica della specie.
Uno dei due faggi, tra l'altro, è quello sotto cui avrebbe trovato riparo San Giovanni Gualberto durante una tempesta, e noto appunto come Faggio Santo.
– Reggello, Leccio, parco di Sammezzano: Sequoia sempervirens (D. Don) End -Sequoia sempreverde, circonferenza fusto 840 centrimetri, altezza circa 40 metri.
– Reggello, Leccio, parco di Sammezzano: Chamaecyparis lawsoniana (A. Murray) Parl – Cipresso di Lawson, circonferenza fusto 230 centrimetri, altezza circa 20 metri.
– Reggello, Leccio, parco di Sammezzano: Sequoiadendron giganteum (Lindl.) J. Buchholz – Sequoia gigante, circonferenza fusto 610 centrimetri, altezza circa 28 metri.
Fu il Marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona a realizzare, intorno al suo Castello, un parco di varietà arboree unico nel suo genere. Tra gli esemplari selezionati come alberi monumentali, c'è anche la sequoia 'gemella', doppio fusto alto circa 40 metri.
Gli ultimi due esemplari si trovano invece a Montevarchi e Figline.
– Montevarchi, Colle dei Cappuccini: Quercus ilex L. – Leccio. Circonferenza del fusto, 520 centimetri; altezza, 20 metri. Situato davanti all'ex convento, è caratterizzato da una enorme chioma che, vista da una particolare angolatura, da sotto, ha l'aspetto di un cuore.
– Figline, Sant'Andrea in Campiglia: Insieme omogeneo di Morus nigra L – Gelso, circonferenza fusto circa 150 centrimetri, altezza circa 5 metri. Sono i due gelsi che si trovano nel luogo dell'eccidio di Pian d'Albero: in questo caso il riconoscimento di albero monumentale è legato proprio al loro valore storico.