Nel centenario dalla prima personale fiorentina di Rosai, la città di Montevarchi ha deciso di proporre un’originale retrospettiva dedicata al maestro toscano. A curarla il professor Giovanni Faccenda, massimo esperto di Rosai e curatore del catalogo generale delle sue opere
Un Ottone Rosai inedito sarà protagonista al Palazzo del Podestà di Montevarchi, in una mostra dedicata all'artista fiorentino nel centenario della prima personale fiorentina di Rosai, che lo impose all’attenzione del mondo dell’arte. A curare la mostra, una retrospettiva originale, è il professor Giovanni Faccenda, massimo esperto di Rosai e curatore del catalogo generale delle sue opere.
La mostra riunisce, nella storica sede di Palazzo del Podestà, cinquanta opere di Rosai, per metà disegni e altrettanti oli. Tutti riferiti ad un momento preciso dell’artista: gli anni tra il 1919 e il 1932, il ventennio tra le due Grandi Guerre. Le opere provengono tutte da collezioni private, e il pubblico potrà ammirare tele notissime ma anche, una delle peculiarità di questa mostra, opere del tutto inedite, emerse dalle ricerche che il professor Faccenda continua a compiere nelle collezioni private e nelle case di chi, in Toscana ma non solo, ebbe rapporti con Rosai o con i suoi galleristi ed eredi.
"Una delle maggiori peculiarità di questa esposizione – anticipa il professor Faccenda – deriva dalla riscoperta di una decina di capolavori assoluti di Rosai degli anni Venti e Trenta, tutti provenienti da una raccolta privata romana, presenti alla mostra di Palazzo Ferroni, a Firenze, nel 1932, e documentati nel primo volume del Catalogo Generale Ragionato delle Opere di Ottone Rosai, da me curato. Accanto ad essi, le eccellenze più note di un periodo, quello fra le due guerre, che rappresenta l’aristocrazia della pittura e del disegno di Rosai".
"Quando il Prof. Faccenda ci ha proposto di realizzare la mostra, e introdotto nella storia complessa e particolare di questo maestro dell’arte del ‘900 – ha commentato Silvia Chiassai Martini, Sindaco di Montevarchi – siamo rimasti catturati dalla delicatezza e dalla grande espressione di umanità che emerge dalle sue opere. Abbiamo pensato che ospitare una esposizione dei suoi capolavori nel nostro Palazzo del Podestà, in un luogo tornato alla sua antica bellezza, fosse un’opportunità culturale che dovevamo cogliere e accettare per offrire ai visitatori una mostra unica".
L'inaugurazione ufficiale è prevista per il 5 aprile prossimo, la mostra rimarrà visitabile al pubblico fino al mese di luglio.