Da oggi al Museo civico del Cassero, a Montevarchi, c’è un nuovo totem sensoriale pensato per ipovedenti e non vedenti: oltre alla riproduzione in 3D dell’edificio del Cassero, comprende anche un libro tattile con la sua storia, scritto anche in braille, e una audioguida che racconta quella storia.
Un progetto che è stato realizzato grazie alla collaborazione con la classe I D Secondaria di Primo grado dell’IC Raffaello Magiotti, con la Maker House srl che ha donato il modellino, all’interno del progetto “Vorrei andare al museo. Percorsi di accessibilità museale”, realizzato al Cassero grazie al cofinanziamento della Fondazione CR Firenze.
Spiega la Direttrice, Federica Tiripelli: “Questo è un progetto che vede molti partner partecipare, tra cui il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, che ci ha fornito la consulenza scientifica per l’accessibilità; e sul territorio, appunto, l’azienda Maker House, composta da un team molto giovane; e la classe I D della Magiotti dello scorso anno, che ha lavorato ai testi del libro tattile, raccontando la storia di questo edificio che ospita il Museo. Il tutto corredato da tracce audio video: il target è dunque quello degli ipovedenti ma offre in realtà una esperienza sensoriale interessante per tutti”.
L’assessore Lorenzo Allegrucci ha sottolineato che “per l’Amministrazione comunale è un vanto poter mostrare ancora come l’inclusione sia un punto di riferimento per l’offerta culturale della città. Questo totem si inserisce nel più ampio progetto ‘Vorrei andare al museo’, che è rivolto ad anziani della nostra Rsa, persone affette da Alzheimer, ma anche ipovedenti, donne straniere e così via. Un progetto che sottolinea insomma l’importanza dell’inclusione, un valore aggiunto per i musei della nostra città”.
Un lavoro che per i giovani studenti della Magiotti ha rappresentato una bella soddisfazione: “Spesso quando si parla di accessibilità – ha commentato la Dirigente scolastica, professoressa Laura Debolini – si pensa agli accessi indispensabili per chi ha mobilità ridotta; ma questo progetto rappresenta un passo successivo, perché permette a tutti, anche con diversa abilità, di fare esperienza del bello che è al Museo del Cassero. I ragazzi hanno realizzato alcune parti e spiegazioni che siano fruibili dalle persone in modalità a loro congeniali”.
Alessio Bigini e Claudio Meniconi, di Maker House, hanno spiegato: “Abbiamo realizzato il modello con acquisizione di immagini tramite drone, elaborate in fotogrammetria, e poi lo abbiamo stampato in 3D in materiale riciclabile e composto. Poi lo abbiamo donato al Museo. Non è il primo progetto che facciamo per il territorio: è motivo di orgoglio per tutto il nostro team che partecipa volentieri al progetto del Cassero”.