Alla scuola media Da Vinci di Figline e di Matassino si prosegue con il progetto che vede i ragazzi spostarsi di aula in aula, per seguire gli insegnamenti. In arrivo oltre 500 armadietti porta zaino, grazie agli investimenti di Comune e Istituto Comprensivo e ai contributi di Regione e Fondazione Ente Cassa di Risparmio
È ripartito con il nuovo anno scolastico, all’Istituto Comprensivo di Figline, il progetto DADA (sigla di Didattica per gli Ambienti di Apprendimento), che coinvolge le scuole medie di Figline e di Matassino. Si tratta di una nuova metodologia di insegnamento, che modifica sia l’approccio educativo del docente che dello studente. Sono infatti gli alunni a raggiungere una certa aula, dedicata all’insegnamento di una specifica disciplina e, pertanto, personalizzabile dai docenti che la gestiscono.
Linee tracciate nei corridoi identificano i percorsi che i giovani studenti devono compiere ogni volta che suona la campanella, per spostarsi da un'aula all'altra. L’obiettivo è duplice: responsabilizzare gli studenti e fornire loro nuovi stimoli, partendo dalla riorganizzazione degli spazi e rendendo più fluida la classica impostazione delle lezioni frontali.
Ad essere coinvolti da questa rivoluzione sono oltre 500 ragazzi delle due sedi della “Da Vinci”, per le quali il Comune ha investito quest'anno 40mila euro, che si sommano ai 30mila già investiti nel 2018, grazie anche ad un contributo di 5mila euro da parte della Regione Toscana.
Dopo il rifacimento delle aule e la riorganizzazione degli spazi dello scorso anno, quest’anno le novità principali riguardano gli arredi, come ad esempio banchi modulari, armadietti, schermi interattivi e flessibili; e le attrezzature scolastiche, compassi, materiale da disegno tecnico e artistico e strumenti musicali. Alcuni di questi sono già stati posizionati nelle aule, altri, come nel caso degli armadietti porta zaino, saranno assegnati a ogni ragazzo a inizio ottobre e dotati di lucchetti.
Saranno installati, infatti, oltre 500 armadietti, di cui 350 acquistati dal Comune e i restanti direttamente dall’Istituto Comprensivo, che ha investito oltre 20mila euro di risorse proprie più altrettante provenienti dalla vittoria di un bando sulle scuole innovative promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
L'obiettivo è di estendere il progetto anche alle scuole primarie e dell’infanzia, dove sarà realizzata almeno un’aula laboratorio, concepita come biblioteca, come aula di robotica o dedicata ad altre materie, a seconda delle competenze del personale scolastico.
“Da un primo monitoraggio sul progetto, disponibile sul sito dell’Istituto comprensivo, è emersa grande soddisfazione da parte di genitori, alunni e docenti nei confronti del Dada – ha spiegato la dirigente scolastica, Barbara Bucciolini – insieme ad alcune richieste migliorative relative ad arredi e attrezzature, che siamo riusciti ad accogliere anche grazie al supporto del Comune. Intanto, come Istituto, monitoriamo l’uscita di bandi dedicati alle scuole innovative, in modo da intercettare nuovi finanziamenti, dal momento che il modello della ‘scuola in movimento’ porta ad avere effetti estremamente positivi sui ragazzi, sia in termini di attenzione e concentrazione sia in termini di responsabilizzazione”.
“Il progetto Dada è una rivoluzione in termini di didattica e di metodologie di apprendimento – ha commentato l’assessore all’Istruzione, Francesca Farini – e siamo felici, come Comune, di contribuire a finanziarlo sul nostro territorio. Si tratta infatti di permettere alle nostre scuole di essere all’avanguardia, di introdurre novità rispetto ai tradizionali metodi educativi, di stimolare curiosità e attenzione e di fornire nuovi stimoli ai nostri ragazzi, anche grazie alle attrezzature e agli arredi aggiuntivi a loro disposizione”.