Un evento pubblico celebrerà i tre anni di vita del Centro di Accoglienza Straordinaria di Casa San Marco a Montevarchi, che finora ha ospitato e integrato nel territorio 47 migranti
Tre anni di attività e una festa per celebrare la solidarietà fra gli uomini di ogni paese, lingua o cultura: si terrà venerdì 21 settembre al Centro Pastorale di via dei Mille di Montevarchi. Il Centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Casa San Marco, infatti, ha organizzato a conclusione del suo terzo anno di attività la Festa dell’Accoglienza, che avrà inizio alle ore 18, con la proiezione di un docufilm e le testimonianze di alcuni ospiti del centro e degli operatori del settore.
Presente il Vescovo di Fiesole Monsignor Mario Meini, oltre al direttore del Cas Don Claudio Brandi, parroco della Parrocchia di San Lorenzo, che ripercorrerà la storia del centro e di come i giovani migranti provenienti dall’Africa Subsahariana abbiano potuto, qui, imparare la lingua, trovare un lavoro, fare amicizie italiane: in poche parole, è stata possibile, grazie alla disponibilità di tutti (autorità, cittadinanza, volontari) la loro integrazione.
Il Cas è stato aperto il 23 luglio 2015 (lo avevamo visitato nel mese di agosto di quell'anno) e fino ad oggi ha ospitato in totale 47 giovani, provenienti in prevalenza dal Mali, dalla Costa D’Avorio, dal Gambia e dal Senegal. Oggi ospita 20 ragazzi e 11 sono qui dal momento della sua apertura. In questi anni alcuni ragazzi hanno preso la licenza di scuola media, altri stanno andando a scuola, alcuni hanno preso la patente di guida, svolto tirocini formativi. Al momento tutti stanno lavorando, la maggior parte in agricoltura in zone del territorio, altri come aiuti fornai, aiuti pasticciere, altri ancora come operai: in quasi tutti i casi ai ragazzi è stato proposto il rinnovo del contratto.
In questi mesi stanno arrivando anche gli esiti dei tribunali per le loro richieste di protezione umanitaria o sussidiaria e 8 l’hanno già ottenuta. Una esperienza dunque esemplare, che è stata anche accolta positivamente dai cittadini, e ha permesso alle persone ospitate di poter avere una nuova occasione e una nuova opportunità. La festa di sabato sarà una occasione per conoscere da vicino questa realtà. Anche Libera aderisce a questa iniziativa che rientra a pieno titolo nei valori propri del movimento della Rete dei Numeri Pari.