Da tentato omicidio, l’accusa è stata derubricata a lesioni gravi. L’uomo si è difeso spiegando di aver agito in preda alla gelosia, cercando di far confessare alla moglie un presunto tradimento. Non tornerà in carcere
Ha patteggiato ieri la pena il quarantenne che il 2 gennaio scorso aveva aggredito la moglie, in un appartamento a due passi dal centro storico di Montevarchi, con un coltello. I carabinieri lo avevano arrestato dopo l'allarme lanciato dai vicini per le urla, e per lui l'accusa formulata dal Pm era stata di tentato omicidio.
Accusa poi derubricata a lesioni gravi, con l'aggravante dell'uso di un'arma. La difesa ha sostenuto che quell'episodio fosse in realtà un tentativo, dettato dalla gelosia, di spaventare la moglie fino a farle confessare un presunto tradimento. Nel frattempo la donna ha ritirato la costituzione di parte civile.
Alla fine la pena inflitta, 1 anno e 6 mesi, è stata sospesa con la revoca di ogni misura cautelare. Non tornerà in carcere, dove era rimasto per un mese prima della scarcerazione. I coniugi, intanto, hanno avviato le pratiche per la separazione.
