Ingersoll, 71 anni, se n’è andato a pochi mesi di distanza dalla sua compagna Paola Nepi, protagonista di battaglie sociali fondamentali. Era stato professore universitario ed esperto di urbanistica. Dopo la morte di Paola era tornato a vivere in Andalusia
Se n'è andato ieri, all'età di 71 anni, Richard Ingersoll, americano di nascita, ma dagli anni '80 cittadino di Montevarchi: architetto e grande studioso di urbanistica, professore universitario, persona di grande cultura e spessore, Presidente dell’associazione Sprondoro.
A Montevarchi aveva conosciuto la compagna Paola Nepi, poetessa e scrittrice, con la quale ha condiviso la vita, la sua malattia, le importanti battaglie sociali. Paola era morta lo scorso ottobre e Ingersoll si era trasferito in Andalusia in seguito alla sua scomparsa.
Tanti i messaggi di ricordo e cordoglio. Il comune di Montevarchi: "Lo ricordiamo proprio nell'incontro organizzato lo scorso 11 luglio 2020 al Chiostro di Cennano per la presentazione dell'ultimo libro scritto da Paola dal titolo "Comosoma 4 – storia di uno sbaglio di natura", l'autobiografia della scrittirce, che proprio Richard aveva voluto presentare nella sua città".
Giovanni Cardinali, per anni dirigente della Provincia di Arezzo, lo ricorda così: "Richard sul finire degli anni sessanta scappò dalla California per evitare di andare a combattere in Vietnam. Come tanti giovani americani raggiunse il Canada poi approdò in Italia e fu tra i volontari, provenienti da tutto il mondo, impegnati nel recupero del vecchio castello di Cennina, nei Monti del Chianti. Era innamorato dell’Italia ed ha vissuto a Montevarchi con la sua compagna Paola, poetessa e scrittrice, scomparsa l’ottobre scorso e anche lei indimenticabile per tutti noi degli anni sessanta".
"Montevarchi è stata la sua città, qui ha assistito amorevolmente la compagna disabile, ha scritto articoli per riviste e libri, ha dipinto quadri e curato un bellissimo orto presso una casa stile leopoldino ai piedi del Colle dei Cappuccini. Dalla sua esperienza di urbanista/giardiniere/ortolano ha propugnato l’agricivismo, per diffondere gli orti urbani nelle città, non solo nel loro ruolo sociale, economico e di piacere ma anche come elementi fondanti del paesaggio urbano. Ha scritto su Domus, Casabella e tante altre riviste non solo italiane, addirittura anche sulla prestigiosa rivista coreana C3 Korean Architets. Richard viaggiava spesso all’estero per conferenze e per insegnare in corsi universitari a Zurigo, Pamplona, Haifa, Houston, Parigi e Pechino. E’ stato docente di Progettazione, storia dell’architettura e storia urbana in varie università, negli ultimi anni presso la Syracuse University di Firenze e alla Facoltà di Architettura di Ferrara […]".
Le associazioni Sprondoro, Per la Valdambra, Amici di Cennina, insieme all’Accademia Valdarnese del Poggio, partecipano "ai soci e a tutti gli amici la dolorosa notizia della scomparsa del carissimo amico e Presidente dell’associazione Sprondoro Richard Ingersoll, avvenuta sabato in Andalusia, dove viveva da alcuni mesi, dopo la morte della compianta moglie Paola Nepi. Chi ha frequentato Richard ha avuto modo di conoscere e apprezzare la sua grande umanità, la sua generosità e sensibilità, la curiosità e l’umorismo che lo caratterizzavano, la sua grande cultura, tutte doti messe generosamente a disposizione della terra valdarnese che egli amava in maniera particolare, come amava l’Italia.".
"Il miglior modo di coltivarne la memoria pensiamo sia quello di continuare per quanto possibile i sogni e i progetti che abbiamo condiviso con lui: la cura delle persone e dell'ambiente attraverso piccoli e grandi gesti quotidiani, l'educazione della comunità, in particolare delle giovani generazioni, a coltivare la memoria storica e a riscoprire la bellezza nel segno di una identità aperta e accogliente, la sua visione di un futuro e di una architettuta sostenibili", conclude il messaggio delle associazioni.