La vicenda riguarderebbe un presunto abuso d’ufficio in concorso a carico, tra gli altri, dell’ex presidente dell’Atc 3 e l’acquisto di fagiani per il ripopolamento. Secondo la Procura di Arezzo sarebbero stati irregolari. L’allevatore, un valdarnese, è accusato di falso
Chiuse le indagini sugli ATC della provincia di Arezzo. Otto le richieste di rinvio a giudizio per un presunto caso di abuso d'ufficio a carico, tra gli altri, dell'ex presidente dell'Atc. Nei guai per falso anche un allevatore del Valdarno. La vicenda passata al vaglio della Procura di Arezzo riguarderebbe le procedure per l'acquisto di fagiani da ripopolamento effettuate tra il 2010 e il 2013. Secondo il P.M. Julia Maggiore gli acquisti per 200.000 euro sarebbero stati fatti senza regolare gara.
Gli acquisti venivano effettuati sempre presso lo stesso allevatore del Valdarno perchè, secondo la Procura, in possesso di una certificazione di qualità rilasciata dalla Regione Toscana in realtà mai adottata dall'ente. L'allevatore valdarnese affermava di allevare fagiani con i criteri del disciplinare. In realtà avrebbe acquistato pulcini dall'estero, in maniera particolare dalla Francia, e poi ne avrebbe completato la crescita nelle proprie strutture e li avrebbe venduti all'Atc 3 a 19 euro contro i 9 richiesti dal mercato per gli stessi animali di provenienza estera.
Nel 2013 l'Atc 3 aveva indetto una gara indicando tra i requisiti il possesso della certificazione ARSIA escludendo così tutti i possibili concorrenti del valdarnese. Un allevatore escluso dalla gara per questo motivo ha presentato querela.
I quantitativi di fagiani acquistati presso lo stesso imprenditore valdarnese e pagati dall' Atc 3 risultano essere circa 10/12 mila per il 2010, 8 mila per il 2011, 8 mila per 2012 e per 2013.