Incontro ieri a Firenze tra il sindaco Pietro Tanzini, l’assessore comunale Sara Valentini e l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni. Oltre ad Arpat e Asl, al tavolo saranno invitati il commissario liquidatore, il creditore procedente e il custode giudiziario
Regione Toscana e comune di Bucine attiveranno a breve un tavolo istituzionale per bonificare il sito della ex Toscana Tabacchi di Ambra. Questo l'esito del colloquio di giovedì pomeriggio tra il sindaco Pietro Tanzini, l'assessore comunale all'ambiente Sara Valentini e l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni.
La settimana scorsa il primo cittadino di Bucine aveva comunicato al Consiglio comunale l'inizio entro metà aprile degli interventi di rimozione delle lastre di amianto cadute nei mesi scorsi dalla copertura dello stabile. "Adesso la Regione e il Comune hanno deciso di avviare un percorso più articolato e risolutivo per addivenire alla bonifica di tutto il sito che risulta inquinato dal 2013 a causa dello sversamento di alcune cisterne".
Al tavolo istituzionale saranno chiamati a responsabilità tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti: oltre ad Arpat e Asl, saranno invitati anche il commissario liquidatore, il creditore procedente e il custode giudiziario. La ex Toscana Tabacchi, poi ex Slito, acquistata poi dalla TAT, è un edificio di 30mila metri quadrati e circa altrettanti di resede, che ha rappresentato uno dei motori economici della Valdambra fino al 2007. Nel 2015, poi, la struttura è andata all'asta.
Soddisfatta l'assessore regionale Fantoni: "Grazie alla piena sintonia con l'amministrazione di Bucine e alla determinazione del sindaco Tanzini a procedere per bonificare quanto prima tutto il sito, abbiamo aperto questo tavolo nel quale la Regione farà la sua parte fino in fondo. Vogliamo trovare una soluzione quanto prima ad una questione rimasta per troppo tempo sospesa e insoluta per la salute dei cittadini in primo luogo e del territorio della Valdambra".
"Tra gli obiettivi" – ha affermato il sindaco Tanzini – "Oltre a quello prioritario di risanare l'area, vi è anche quello di attirare l'interesse di qualche imprenditore disponibile a rilevare il bene e riportare ossigeno a una parte di territorio che per anni ha dato lavoro a centinaia di persone e che da troppo tempo è abbandonato, così come quello di individuare le responsabilità a cui fare riferimento per i danni ambientali".