29, Dicembre, 2024

Accordo tra Asl Sud Est e Federfarma Arezzo: test sierologici e tamponi rapidi nasali in farmacia

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Le novità presentate in una conferenza stampa. Le farmacie a disposizione anche per i kit dei vaccini Pfizer-Biontech predisposti dalla Asl, che saranno distribuiti ai medici di medicina generale che li somministreranno

Accordo fra la Asl Toscana Sud Este e le farmacie territoriali rappresentate da Federfarma Arezzo per due nuovi servizi importanti legati alla pandemia. Il primo è quello dell’effettuazione dei tamponi nasali rapidi e dei test sierologici pungidito. Il secondo è la distribuzione dei vaccini anticovid Pfizer-Biontech che da oggi sono disponibili in farmacia per essere ritirati dai medici di medicina generale che potranno somministrarli agli ultraottantenni.

Stamani, nell’auditorium del San Donato, queste novità sono state presentate  dal Presidente di Federfarma Arezzo, Roberto Giotti e dal Direttore generale dell’Usl Toscana Sud est, Antonio D’Urso. Presenti anche la Direttrice della Asl Tse, Simona Dei; Il Direttore dell’Area Funzionale Medicina di laboratorio, Agostino Ognibene e l’Amministratore Unico di AFM, Gianluca Ceccarelli.

“Per tamponi e test sierologici, attraverso ulteriori intese e accordi con la Regione Toscana  – ha affermato Roberto Giotti – ci siamo resi disponibili a sostenere questo ulteriore importante servizio di tracciamento e quindi i test pungi dito, mirati a rilevare la presenza di anticorpi IgG e IgM e i tamponi antigenici rapidi nasali per la rilevazione di antigene SARS-CoV-2. Questi potranno essere eseguiti, su base volontaria, presso le farmacie territoriali aderenti che si stanno dotando di spazi idonei. Gli screening saranno realizzabili nell’ambito della normativa della Farmacia dei servizi, e potranno essere effettuate sia a livello privatistico con oneri a carico del privato e sia a livello convenzionale con la Regione Toscana per target di popolazione, in primis quella scolastica”.

Per quanto riguarda i vaccini, le farmacie sono a disposizione per la distribuzione ai medici di famiglia: “Le farmacie – ha spiegato Giotti – si sono rese disponibili, attraverso un accordo con la Regione Toscana, ad effettuare la distribuzione dei vaccini messi a disposizione dal Servizio sanitario regionale, per conto della Usl che a sua volta li ha resi disponibili per la distribuzione ai medici di medicina generale che potranno ritirarli dalle farmacie territoriali per la loro somministrazione agli ultraottantenni di tutto il territorio aretino”.

Nel dettaglio i flaconi, da sei dosi vaccinali appena decongelati del vaccino Pfizer-Biontech, con tutto il corredo necessario, vengono inseriti in in un contenitore ad hoc dalle farmacie ospedaliere, e distribuiti rapidamente alle farmacie territoriali attraverso i propri magazzini distributivi. Le farmacie, rispettando la catena del freddo, conservano i flaconi vaccinali a temperatura di 2- 8 gradi fino alla consegna al medico che ne ha fatto richiesta attraverso un’agenda digitale nella quale ha indicati gli ultraottantenni suoi pazienti, gli unici che per il momento hanno diritto alla somministrazione. Tutto il processo, compresa l’inoculazione del vaccino, oltre ad essere eseguito a temperatura controllata, deve essere concluso entro 5 giorni dallo scongelamento del liquido vaccinale, pena la sua inefficacia.

“Il Covid – ha commentato Antonio D’Urso – conferma la necessità che si lavori tutti insieme. Le farmacie sono una maglia fondamentale della rete di sostegno alle persone e alla comunità. Lo sono per la professionalità dei loro operatori e per la capillarità della loro presenza nel territorio. Se uniamo gli ospedali, le strutture territoriali e le farmacie abbiamo un’idea di quali e quanti punti di riferimento abbiano le persone in questa fase che è segnata non solo dal contagio ma anche dalla paura del contagio.  Di particolare rilievo è la disponibilità delle farmacie per tamponi e test. Fondamentale è anche la disponibilità delle farmacie ad essere “ponte” tra le farmacie ospedaliere e i medici di medicina generale per la somministrazione dei vaccini alle persone che hanno più di 80 anni. Lo sforzo di tutti è quello di fare il massimo per garantire la fascia più debole della popolazione e che hanno il diritto di essere vaccinati, e quindi protetti, nei tempi più rapidi possibile”.

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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