Martedì 22 marzo le organizzazioni sindacali e la Rsu organizzano un’ora e mezza di sciopero con presidio al cancello. “Siamo preoccupati dell’andamento aziendale e della sommarietà della discussione avuta fino ad ora con la Direzione”
Un'ora e mezza di sciopero con presidio davanti ai cancelli dello stabilimento ABB Power One spa Italy di Terranuova. Ad organizzarlo sono le organizzazioni sindacali, Fim Cisl, Fiom Cgil e UIlm Uil e la Rsu perchè "preoccupate dell'andamento aziendale e della sommarietà della discussione avuta fino ad ora con la Direzione".
"Il “solare” nel mondo cresce con media del 10% ma in Valdarno, l'azienda leader del settore è in contrazione – affermano i sindacati – I mercati storici Germania, Inghilterra, USA dove si vantavano portafogli ordini importanti, improvvisamente, vedono una caduta vertiginosa delle commesse, questo proprio quando, un gruppo importante come ABB, che da tre anni ha rilevato la power One SpA, dovrebbe, grazie alla presenza consolidata in questi paesi, garantire una forte penetrazione e cogliere tutte le occasioni possibili. Si perdono clienti importanti che garantivano il 30% del fatturato complessivo che viene lasciato alla concorrenza e la Direzione non si preoccupa minimamente di quali ricadute possa determinare sui livelli occupazionali".
Da domani, dunque, le lavoratrici e i lavoratori della ABB Power One SpA di Valdarno entrano in “Stato di Agitazione Permanente” con iniziative di lotta che verranno definite di volta in volta.
"I prodotti con alto livello redditività vengono delocalizzati altrove. Ci dicono che vengono fatti investimenti strutturali per il futuro e per la diversificazione, si è vero, vediamo alcuni movimenti, ma quale futuro potrà avere questo stabilimento se oggi nel presente non si creano condizioni per tenerlo in buono stato di salute, garantendo lavoro? Siamo preoccupati da questo andamento per le maestranze. Come si intende garantire la prospettiva, la prosperità e il mantenimento dei livelli occupazionali con questo stato di cose?".
"Anche sugli investimenti futuri vogliamo maggiore chiarezza, quali sono gli sviluppi della progettazione, quali prodotti, per quali volumi, per quanti lavoratori? Cosa ha scelto la governance di ABB per lo stabilimento di Valdarno? Vogliamo conoscere il nostro futuro e non continuare a perdere tempo in discussioni inutili sulle chiusure collettive. Il nostro interesse è concentrato sui lavoratori e non vogliamo discutere in futuro di riduzione dei livelli occupazionali. L'indotto fatto di specifiche competenze è in forte sofferenza".
Le segreterie provinciali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil continuano e concludono: "È quantomeno imbarazzante apprendere le rosee considerazioni sul futuro rilasciate in Regione visto quello che i lavoratori e il sindacato vede nell'andamento quotidiano della Azienda. Non è cosi, o meglio non è proprio così. La realtà è diversa e dobbiamo conoscerla in modo esaustivo per costruire bene quei percorsi necessari alla salvaguardia dei livelli occupazionali".