19, Novembre, 2024

A San Casciano per manifestare il sostegno a Lucia Bacci, dirigente scolastica del Magiotti

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La Bacci è una dei sedici presidi toscani bocciata nella ricorrezione dell’ormai noto concorso del 2011 parzialmente annullato dal Consiglio di Stato per una irregolarità formale. “Lucia Bacci una di noi”, recitavano gli striscioni dei genitori partiti da Montevarchi per partecipare al corteo di San Casciano

Hanno sfilato in corteo in tre diverse manifestazioni di solidarietà a Barga, San Casciano e Campo nell'Elba: sono i genitori dei bambini di tutta la Toscana che frequentano i 16 istituti scolastici i cui presidi, ora, sono di fatto decaduti. Una vicenda complicata, che parte dal 2011, quando fu bandito dalla Regione il concorso per dirigenti scolastici. 

Quel concorso, che si era concluso con l'assunzione di 112 docenti e l'idoneità di 135, è stato parzialmente annullato dal Consiglio di Stato per un'irregolarità formale nella sostituzione del presidente di Commissione. Questo ha disposto una nuova correzione degli scritti: la nuova commissione il 17 marzo scorso pubblica i risultati. Ed è tutto cambiato: alla fine, 16 dirigenti scolastici in servizio già da tre anni non potranno accedere alla prova orale. Tra loro c'è la professoressa Lucia Bacci, dirigente scolastico del Comprensivo Magiotti di Montevarchi. 

Al suo fianco, dal momento in cui sono stati pubblicati i risultati, si sono schierati i genitori del Comitato, rappresentanti del Consiglio d'Istituto, persino i rappresentanti dell'Amministrazione comunale. Ieri, una rappresentanza del Co.Ge.Ma., il Comitato Genitori Magiotti, insieme ad alcuni docenti e personale amministrativo, ha sfilato a San Casciano a fianco della professoressa Bacci, proprio per manifestare tutto il sostegno alla preside. 

"Lucia Bacci una di noi", si leggeva negli striscioni. E il senso dei tre cortei che ieri mattina si sono svolti contemporaneamente in Toscana era proprio di manifestare pubblicamente l'assurdità della vicenda, che finisce per pesare soprattutto sulle comunità scolastiche. Per questo è stata lanciata al Governo la richiesta di intervenire, trovando una soluzione ad una situazione complessa e per certi versi ormai paradossale. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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