Dal tavolo regionale di crisi coordinato da Valerio Fabiani, consigliere per il lavoro e le crisi aziendali del presidente Eugenio Giani emerge che ci sono acquirenti interessati ad IVV e che è già stata depositata un’offerta. La soluzione alla crisi che ha colpito l’Industria Vetraria Valdarnese (Ivv) sembra essere più vicina, offrendo un barlume di speranza per la produzione, la commercializzazione e le competenze altamente qualificate nel settore del vetro, non solo a livello nazionale ma anche internazionale.
Dopo anni di difficoltà finanziarie, la Regione, insieme a tutte le parti coinvolte, ha intrapreso un percorso di ricerca di soluzioni a partire da marzo. Oggi, sembra che ci sia finalmente una luce in fondo al tunnel per i circa 40 lavoratori rimasti legati alla vetreria di San Giovanni Valdarno, attualmente in liquidazione coatta amministrativa e sotto la guida di un commissario liquidatore nominato dal governo sin dal mese di giugno.
Il tavolo di crisi ha lavorato per garantire misure di sostegno sociale agli operai, tra cui la cassa integrazione, che è stata estesa fino al 31 dicembre 2023. Inoltre, si è concentrato sulla ricerca di uno o più acquirenti per l’azienda.
Valerio Fabiani: “Un raggruppamento di imprese presenti sul territorio e capaci di offrire una proposta produttiva e commerciale, ha manifestato l’interesse per Ivv e già depositato un’offerta di affitto di azienda finalizzato a un successivo acquisto. – Il consigliere di Giani scommette sul fatto che – l’azienda tornerà a produrre in tempi rapidi e sarà nuovamente protagonista per le grandi fiere internazionali di settore che si tengono a gennaio a Milano, Parigi e Francoforte”.
Gli obiettivi principali della Regione in questa operazione sono stati chiaramente definiti: garantire la continuità dell’occupazione, rilanciare un marchio storico, promuovere l’innovazione mantenendo radicate le tradizioni locali e sostenere il “made in Tuscany”. Fabiani ha sottolineato l’importanza della collaborazione con il commissario liquidatore e ha annunciato che ora ci sarà un dialogo tra le imprese interessate, le organizzazioni sindacali e il Comune per definire i passi successivi.