19, Novembre, 2024

Sperimentazione sulla Lenta, marcia indietro della Regione. “Più ombre che luci”

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Il 2317 e il 2308 ritorneranno in Direttissima con il prossimo orario invernale, che sarà introdotto a dicembre. La Regione si è detta non soddisfatta del l’esito della sperimentazione, che i pendolari hanno criticato tra l’altro fin dal primo momento. E ha chiesto proposte per rimodulare gli orari

Per questo la Regione Marcia indietro della Regione Toscana sulla sperimentazione di due treni regionali sulla linea Lenta, fra Firenze e il Valdarno, avviata circa un anno fa, fra le proteste del Comitato Pendolari. Ora con una comunicazione inviata proprio ai rappresentanti dei Comitati Valdarno Direttissima, Pendolari Arezzo e Pendolari Valdichiana l'annuncio: da dicembre si torna sulla Direttissima anche con questi due treni

"A circa un anno dall'avvio, abbiamo convenuto, comunicandolo ai gestori, di ritenere conclusa con il cambio orario di dicembre prossimo la sperimentazione dell'instradamento in linea lenta dei due treni 2317 e 2308, visti i risultati non completamente soddisfacenti.  I treni oggetto di sperimentazione – si legge nella comunicazione – si sono caratterizzati per più ombre che luci, con pochi punti forti, in particolare per il 2317 (miglior regolarità in partenza da SMN, tenuta a CMarte, pur con diminuzione della regolarità, percorrenza reale solo di 5 minuti superiore a quella programmata fra Firenze e Figline) ma poi drastica perdita di regolarità già nelle altre stazioni del Valdarno, con sistematico arrivo in ritardo ad Arezzo e ulteriore costante diminuzione della regolarità nelle successive stazioni, senza che in questi mesi sia stato trovato un correttivo, come da noi richiesto".

La Regione ha chiesto quindi a RFI la riprogrammazione della coppia di treni in DIrettissima, con orari di partenza riallineati il più possibile al resto del cadenzamento. Per il 2317 la proposta prevede la partenza da Firenze SMN alle 19.02, ma questo oltre a non rispettare il cadenzamento, con un anticipo di -11', potrebbe rappresentare un disagio per utenti che utilizzano il treno in corrispondenza da altre linee, o hanno orari di uscita dal lavoro tali da non far loro raggiungere in tempo il treno con il nuovo orario. Anche altre ipotesi potrebbero comportare però dei disagi. 

Per questo la Regione ha deciso di coinvolgere i pendolari in questa fase prima di formalizzare una proposta precisa, chiedendo ai rappresentanti dei Comitati di inviare entro il 12 novembre delle osservazioni in merito. 

Glenda Venturini
Glenda Venturini
Capo redattore

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